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    Cicloamici anche di notte  

 

                          

 

 

 

Una manciata di lucciole spruzzate nel buio. facile la poesia. praticamente servita su un piatto d'argento. la luna era nella sua forma peggiore. non a falce da essere romantica, né sufficientemente piena da sedurre, vecchia e dalla forma indecisa, asimmetrica, brillante di luce non sua. comunque ci ha aiutati a non sbattere il muso.

il sole era altrove e non poteva distrarci, accendendo i colori. al buio si allertano altri sensi, si ascolta e si immagina e soprattutto ci si concentra sulla strada, a breve distanza. le voci hanno un volume più alto e un suono più deciso e argentino. le lentiggini di stelle nel cielo ci cascavano addosso come una discoteca anni '80 e noi ballavamo all'inseguimento delle torri. un bouquet di femmine festante e fragrante, lanciato in un'avventura da eroesse, accudito dagli unici due maschi, che ostentavano premura, annunciando fossi, macchine, curve, lupi e gufi. quando la luna era di fronte a noi la strada diventava di metallo, riflettendo il rimbalzo lunare del sole lontano.

e lo sguardo poteva spaziare al di là dell'ovale illuminato dai nostri fanali, scorgendo l' andamento del percorso e gli alberi di contorno, sonnacchiosi e infastiditi dal nostro ciarlare. con la luna di traverso, invece, l'orizzonte era a un palmo di naso e dietro di esso il buio.

il cielo, blu scuro, aveva i contorni frastagliati e decisi fissati dagli oggetti, alberi, terra, strada, un paesaggio come una caverna buia e vuota in cui noi ci addentravamo, eroi ed eroesse. i nostri visi li potevamo solo immaginare, eravamo delle sagome dotate di fanale. questo a caldo, il giorno dopo. poi la vita distrae e contorce e le sensazioni evaporano. e mo' che scrivo? ovviamente che la torta era buona e tutto è andato secondo copione. champagne (?!), tanti auguri a te, foto e bacetti.

e il ritorno ancora più emozionante, perché faceva più freddo, perché si aveva la pancia piena che non faceva sconti sull'andatura, perché il buio era ancora più buio e le stelle ancora più tante. la luna, ringiovanita dall'ora tarda, alitava la sua presenza sugli inesausti guerrieri. peccato che non c'ero

 

Il vate 25/09/2003

 

 

Foto: inno ai cicloamici che pedalano di notte

Foto: Il cameriere non ci poteva credere ed è dovuto uscire di persona per vedere le bici parcheggiate e accettare l'idea che all'Agriturismo le Torri ci si può arrivare di sera in bici

Foto: I ciclamici festeggiano nicone (nicuzzo per la moglie) al compimento del suo XXXX anno d'età. Il prode cicloamico ha organizzato l'evento notturno per festeggiarsi degnamente il compleanno. La carovana ciclistica era composta da lui, il ciclocaporedattore e tante belle cicloamiche.

Tanti auguri Nicuzzo da tutti i cicloamici !!

Altri cento di questi compleanni in groppa alla bicicletta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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