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Tour del Salento in bicicletta

Su e giù per il territorio salentino. Ecco i consigli dei cicloamici per una indimenticabile vacanza

testi e cartine di Luca Troisi

 

Itinerario 1

Da Lecce a Gallipoli

Lecce – Monteroni – Copertino – Sant’Isidoro – Porto Selvaggio – Santa Maria al Bagno – Gallipoli. Circa 60 km.

Da Lecce fino a Sant’Isidoro il percorso si snoda nella campagna salentina, in mezzo agli uliveti. Per uscire da Lecce consigliamo di seguire via vecchia Copertino, che permette di raggiungere Copertino senza imbattersi in strade molto trafficate. Da Sant’Isidoro fino a Gallipoli il percorso è sulla litoranea, con alcuni tratti sulla scogliera a picco sul mare. Tranne che nella zona del parco di Porto Selvaggio, il percorso è completamente pianeggiante.

Di particolare interesse lungo il percorso il castello di Copertino (punto 2) ed il parco di Porto Selvaggio (punto 3).

Durante l’estate e nei fine settimana il traffico automobilistico è particolarmente intenso, prestate attenzione.

Foto: La partenza nei tour cicloturistici dei cicloamici è fissata nella suggestiva piazza del Duomo di Lecce. I cicloamici hanno il sovversivo progetto di rendere Piazza Duomo il punto di incontro e cospirazione degli amici della bicicletta della città di Lecce. Il piano è semplice: ci si incontra in Piazza Duomo di domenica o quando si può e si parte alla riconquista di spazi urbani e Vie Verdi.

 

Itinerario 2

Da Gallipoli a Leuca (paralitoraneo)

Gallipoli – Alezio – Taviano – Racale – Alliste – Felline – Ugento – Salve – Barbarano – Patù – Castrignano – Leuca. Circa 70 km.

  

Questo percorso si sviluppa nella campagna salentina, sulle “serre” che costeggiano il mare, seguendo idealmente la strada che collegava in passato gli antichi centri messapici di Alezio e Ugento con Leuca. Il percorso è un continuo saliscendi sulle colline, le pendenze non sono impegnative.

Da visitare lungo il percorso i musei della civiltà messapica di Alezio (punto 1) e di Ugento (punto 5), i ruderi della masseria Ospina a Racale (punto 2) con la vicina specchia “del semaforo”, il santuario della Madonna dell’alto ad Alliste (punto 3), il castello baronale di Felline (punto 4), il convento del Casale nel feudo di Ugento (punto 6), la piccola Leuca di Barbarano (punto 7) e le “cento pietre” di Patù (punto 8).

Poiché si sviluppa prevalentemente su strade secondarie, tranne il tratto iniziale, da Gallipoli ad Alezio, questo percorso può essere praticato in qualsiasi periodo dell’anno senza particolari problemi legati al traffico automobilistico. Particolarmente indicata è la primavera, per lo spettacolo offerto dalla campagna in piena vegetazione.

 

Itinerario 3

Da Gallipoli a Leuca (litoraneo)

Gallipoli – Mancaversa – Torre Suda – Torre San Giovanni – Torre Mozza – Lido Marini – San Gregorio – Leuca. Circa 57 km.

 

Questo itinerario segue la litoranea che collega Gallipoli a Leuca, una strada piena di angoli panoramici, dalle scogliere alte nei pressi di Leuca (punto 3) alle spiagge sabbiose immerse nella macchia mediterranea nei pressi di Gallipoli (punto 1). Al tramonto, se le condizioni meteo lo permettono, è possibile ammirare all’orizzonte il profilo della Sila. Il percorso è completamente pianeggiante, con qualche leggero saliscendi vicino Leuca.

Da visitare, oltre alle varie località di mare, il convento del Casale (punto 2), situato poco distante dalla litoranea, tra Torre San Giovanni e Torre Mozza.

Durante il periodo estivo la litoranea è molto trafficata, percorretela con molta attenzione.

 

Itinerario 4

Da Leuca a Otranto.

Leuca – Marina di Novaglie – Marina Serra – Tricase Porto – Marina di Andranno – Marina di Marittima – Castro – Santa Cesarea Terme – Porto Badisco – La Palascia – Otranto. Circa 60 km.

 

 Dimenticate l’Adriatico fatto di spiagge e di acque basse: lungo questo percorso potrete ammirare la scogliera con cui il Salento si tuffa nelle acque di fronte ai Balcani, che sono visibili all’alba. Qualche saliscendi è inevitabile, ma mai eccessivamente impegnativo.

Tutta il percorso è particolarmente interessante dal punto di vista paesaggistico, soprattutto la punta della Palascia (punto 4). Da non perdere la plurisecolare quercia vallonea vicino Tricase (punto 2).

Anche in questo caso, trattandosi di una strada litoranea, durante l’estate è particolarmente trafficata.

 

Itinerario 5

Da Otranto a Lecce.

Otranto – Laghi Alimini – Torre dell’Orso – San Foca – Torre Specchia Ruggeri – Acquarica di Lecce – Vanze – Acaja – Le Cesine – Lecce. Circa 60 km.

 

 Da Otranto in poi la spiaggia torna a regnare, insieme alla pineta. Oltre alle Cesine (punto 3) e ai laghi Alimini (punto 1), interessanti dal punto di vista naturalistico, merita una visita la città fortezza di Acaia (punto 2), unico esempio di tale architettura nell’Italia meridionale.

Il percorso è interamente pianeggiante e non presenta particolari difficoltà.

Foto: Menhir, misteri megalitici, probabilmente simboli fallici legati ai riti della fertilità.

Questo menhir, risalente all'età del bronzo, appare come un blocco di pietra terminante in cima con una piccola lastra orizzontale. Esso presenta inoltre una superficiale crosta calcarea di vario colore, ed un segno di croce sulla faccia rivolta a nord.

 

Itinerario 6

Da Lecce nella Grecìa Salentina.

Lecce – San Cesario – San Donato – Sternatia – Corigliano – Melpignano e ritorno. Circa 60 km.

 

Già esplorato dai cicloamici in una loro escursione, questo percorso immerso nella campagna conduce da Lecce al cuore della Grecìa salentina costeggiando la ferrovia.

Lungo il cammino ci si imbatte in diversi menhir, testimoni dell’antica colonizzazione di questa parte d’Italia.

Anche in questo caso, trattandosi di strade secondarie, il traffico automobilistico non pone particolari problemi.

Foto: Salvatore Gervasi dell'associazione specimen ( www.specimen.it ; info@specimen.it) illustra il "menhir della stazione", collocato lungo la famosa. Pochi conoscono la Grecia come Salvatore. Soprattutto pochi sono gli appassionati cantori della propria terra come Salvatore. Grazie Salvatore per il bellissimo percorso e per la guida dotta e simpatica 

 

Itinerario 7

Da Lecce a Brindisi

Lecce – Villa Convento – Campi Salentina – Cellino San Marco – Tuturano – Brindisi. Km 54.

  

Uscendo da Lecce attraverso via vecchia Carmiano si raggiunge Villa Convento (punto 1) e da lì, tramite una strada di campagna (punto 2), Campi Salentina.

Tutto il percorso, dall’uscita da Lecce fino all’arrivo a Brindisi, è immerso negli uliveti e nei vigneti, su un terreno pianeggiante.

Trattandosi di strade provinciali, non si tratta di strade molto trafficate.

Da Tuturano, anziché proseguire per Brindisi, si può anche andare verso Mesagne, luogo di origine dei Cicloamici.

Itinerario 8

Da Otranto a Gallipoli

Otranto – Uggiano la Chiesa – Minervino – Giuggianello – Sanarica – Botrugno – Supersano – Casarano – Matino – Gallipoli. Km 65 circa.

Dall’Adriatico allo Ionio attraverso il Capo D’Otranto, tra menhir, insediamenti rupestri e chiese medievali, questo percorso collega le due porte sul mare del Salento.

La difficoltà è moderata, alcuni tratti stradali possono essere ad elevata intensità di traffico automobilistico, ma sicuramente gradevoli dal punto di vista paesaggistico.

Da non perdere il giardino botanico “La Cutura” a Giuggianello (punto 1) (la visita dura circa 2 ore e mezzo) e la chiesa di Casaranello a Casarano (punto 2), ma vari siti interessanti sono ben segnalati lungo il percorso.

 

  1. Da Lecce a Gallipoli.

  2. Da Gallipoli a Leuca paralitoraneo.

  3. Da Gallipoli a Leuca itinerario bis

  4. Da Leuca a Otranto.

  5. Da Otranto a Lecce.

  6. Da Lecce nella Grecìa Salentina.

  7. Da Lecce a Brindisi.

  8. Da Otranto a Gallipoli

Nota bene: facendo click sulle cartine si ingrandiscono

    Itinerario 1: Lecce Gallipoli   

    Itinerario 1: Lecce Gallipoli itinerario paralitoriraneo  

 

    Itinerario 3: Gallipoli Leuca itinerario litoraneo  

 

 

    Itinerario 4: Leuca Otranto 

 

    Itinerario 5: Otranto Lecce   

 

    Itinerario 6: Grecia salentina   

 

    Itinerario 7: Lecce Brindisi  

    Itinerario 8: Otranto Gallipoli  

Foto: S.Giorgio che uccide il drago sul portale dell'omonima chiesa posta nell'omonima piazza intitolata all'ominimo patrono del paese. Costruita già nel 1440 la chiesa viene ricostruita nel 1700, con ricchi altari all'interno e numerose statue di cartapesta.

 

Foto: Ex convento degli Agostiniani Il complesso databile 1573-1662, con annessa la Chiesa del Carmine (1656) viene attribuito a G.Zimbalo per il titpico repertorio stilistico-architettonico che rimanda alle chiese leccesi di S.Croce e di S.Angelo. L'interno è ad unica navata coperta da una volte a botte carenata, con le cappelle laterali occupate da altari di pregevole fattura sui quali si ripete l'immagine del leone, simbolo di forza. Ai piedi del complesso del convento di tiene ogni anno, ad agosto, il concerto conclusivo della notte della taranta, rassegna di musica popolare organizzata dai comuni della Grecìa salentina.

Foto: le Pagghiare, costruzioni a secco. caratterizzano il paesaggio salentino in una miriade di varianti e forme. Erano costruzioni rurali tirate su dai contadini per svolgere ad una miriade di scopi: riporre attrezzi, e prodotti, riparare le bestie e le persone. Le pagghiare erano anche unefficace mezzo di accantonamento delle migliaia di pietre affioranti, contro le quali, quotidianamente il contadino era in lotta