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Domenica avventurosa a Pasquarosa

 

 

Reportage semiserio del ciclo tour Ceglie-Cisternino-Casalini

 

Reportage

A cura di Angela

Si è svolta nelle campagne fra Cisternino- Ceglie “La domenica a Pasquarosa”, che ha visto coinvolte ben 3 associazioni cicloturistiche: i Cicloamici, l’associazione Fanta bike e Ruotalibera.

Il luogo di incontro concordato era l’azienda zootecnica Giuseppe Nisi (residenza della capo gita Angela Bruno).

Il caporedattore dei Cicloamici di Mesagne accompagnato dal responsabile alle adesioni Dr Mauro Destino è giunto sul posto in “auto blu” con tanto di giornalista al seguito.

L’impavida Maria Grazia Ribezzo, incurante delle difficoltà logistiche incontrate (la macchina che avrebbe dovuto usare era carica di mobili) ha raggiunto il luogo del meeting in perfetto orario come si addice a una onorevole socia di Ruotalibera Bari.

Massimo … presidente dell’associazione Fantabike di Mesagne, per l’occasione, ha messo da parte l’orgoglio di ciclista professionista per partecipare a una modesta passeggiata cicloturistica in dolce compagnia della sua fidanzata Anna (più dell’onor potè l’amor!!).

Dopo una breve “colazione di lavoro” presso l’azienda agricola Seppunisi (residenza della capogita Angela) i partecipanti hanno iniziato a pedalare.

Appena fuori dal cancello di casa sua la capo-gita ha sbagliato strada costringendo il gruppo a una repentina virata! Nonostante ciò, grazie all’esperienza maturata nei lunghi anni passati a “battere” le strade della periferia di casa sua, la capogita ha saputo guidare i partecipanti attraverso sentieri ancora inesplorati e segreti.

Il gruppo si è diretto verso la stazione di Pasquarosa, prima di raggiungerla ha deviato a sinistra per immettersi su una larga e tranquilla strada di campagna che da Ceglie Messapico arriva sulla SS --- Ostuni-Martina Franca. Prima di addentrarci nella Valle D’Itria il gruppo ha visitato l’azienda Agrituristica Lamie Nuove, il proprietario, Quirico Zizzi, ci ha fatto visitare i trulli ristrutturati per accogliere i turisti e ha confermato il successo di questa attività, lasciando ben sperare per il futuro paesaggistico e socio economico di questi luoghi. 

La parte più inebriante del percorso è stata certamente quella che dall’azienda agrituristica ci ha portati a Cisternino.

 Era oramai l’una e la fame e la fatica si facevano sentire così abbiamo deciso di comune accordo di affrontare la salita che porta nel centro di Cisternino per consumare il nostro panino nel centro storico della città che oltre a circondarci di storia, cultura, bellezze architettoniche ecc. ecc. ci ha riparati dal vento. 

Dopo il caffè abbiamo puntato verso una contrada di Cisternino detta “La Pica”, qui molti contadini erano intenti a raccogliere le olive nei propri fondi e questo spiegava il fatto che il centro abitato fosse quasi del tutto deserto, attraversato solo da qualche turista in cerca di una osteria. 

Ai piedi di una collina, che in passato era stata terrazzata e coltivata a oliveto, si intravedeva dalla strada un complesso di trulli in pessimo stato. Ci siamo avventurati per esplorare il sito, tranne qualche furto di chianche tutto era rimasto come doveva essere circa 50-60 anni fa, erano visibili i soppalchi di legno e c’erano alcuni esempi di camini tradizionali molto interessanti.  

Sebbene avessimo percorso solo 30 Km cominciava ad approssimarsi l’ora del tramonto così il gruppo ha deciso di rinviare a una prossima domenica l’esplorazione dei sentieri.

Il gruppo è giunto alla masseria appena alle 17 poco prima del tramonto.

 

Foto: tipico paesaggio a terrazze della Valle d'Itria, Trulli, muretti a secco, viti ad alberello

 

 

 



 

 

Taccuino  

Partenza: Azienda Zootecnica Seppunisi, 

Lunghezza del percorso: Km 38 (AR)

Durata: 5 ore comprese le soste ai tanti e pittoreschi trulli incontrati per strada e a Cisternino

Pendenza: chiedete a Anna (dure ma brevi arrampicate tagliagambe e vertiginose discese: meglio che andare su una giostra)

Stagioni consigliate: inverno, primavera, estate, autunno;

Tipo di strada: 100% di strada asfaltata (Sigh!);

Tappe importanti del percorso: Cisternino, Casalini,

Vegetazione: ulivi secolari, vigneti, querce coltivazioni terrazzate

Cartografia: Carta topografica d'Italia serie 50 (1:50.000) foglio 494 (Francavilla)

 

Foto: Delegazioni di Cicloamici  Ruotalibera e Fanta Bike posano sullo sfondo dei trulli ottocenteschi di Masseria Seppunisi. A destra la famosa autoblu del ciclocaporedattore (5.000Km in Turchia con scalata del Nemrut Dagi).

 

Foto: Come si fa a trattenere la voglia di percorrere e ripercorrere questa strada?

Foto: il capogita familiarizza con un'indigena, sullo sfondo un immenso e bellissimo complesso di trulli.

Foto: una delle magiche strade che Angela ci ha fatto percorrere

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Foto: il centro storico di Cisternino oltre a circondarci di storia, cultura, bellezze architettoniche ecc. ecc. ci ha riparati dal vento

Foto: stupendo piccolo abitato di trulli perso e abbandonato nelle campagne tra Cisternino e Casalini

 

Foto: Maria Grazia imbarca la sua bici nella 500 station wagon.