Homepage

Appuntamenti

Vie verdi

Itinerari

Finestre

Scriveteci Archivio

Area soci

Link

La Pausa Via alla salute integrale

Pratiche Zen e Salute integrale

Nuovo seminario in Puglia di Padre Mazzocchi dedicato alle pratiche Zen e alla salute integrale 

 

Seminario

dal 27 al 30 Dicembre

 

 

Padre Luciano Mazzocchi è tornato a incontrare i suoi amici pugliesi in un corso su pratiche zen e salute integrale.

Il corso si terrà dal 27 al 30 Dicembre presso la Comunità Ammanuel, SP Lecce -Novoli, 23 73100 Lecce

.

La pausa via alla salute integrale

corso di spiritualità sul cammino meditativo via alla salute integrale

Il respiro è l’anima della vita: ne è l’inizio e il compendio, la norma e l’espressione. Il respiro del neonato è vigoroso come la gemma di primavera; il respiro dell’anziano è gravido di sapienza e di sacrificio come una spiga che, matura, piega il capo sotto il sole. L’ultimo respiro contiene il sigillo di una vita che si offre ai posteri.

Lungo l’avventurosa via della vita è salutare fermarsi e prendere fiato: calmare il respiro fattosi affannoso, ritrovare il suo ritmo originario e ripartire respirando a pieni polmoni. Quando l’essere vivente osserva il suo respiro, si fa consapevole che esistere è inspirare ricevendo dagli altri ed è espirare ridando agli altri, contemporaneamente è la pausa silenziosa, da cui hanno inizio sia il ricevere sia il dare, e in cui sfociano sia il ricevere sia il dare. Quell’attimo di pausa è la propria interiorità, è il proprio io, è la propria coscienza, è la propria privacy, è la propria anima, è la propria libertà, è la propria persona.

Nella pausa del respiro, l’aria cede al sangue l’ossigeno ricevuto dagli alberi per la purificazione del corpo umano e dal sangue riceve l’anidride carbonica da cedere agli alberi per la funzione della clorofilla che fa vivere l’albero. Durante la pausa, la vita mette in atto la sua qualità più pura: l’essere dono. Quando tu interrompi le attività del ricevere e del dare, ti raccogli nella tua seità originaria e siedi in meditazione, allora percepisci che il tuo Sé è dono, ancor prima di ricevere o dare qualsiasi cosa. Perché il ricevere e il dare, ossia le attività della, sono i frutti dell’esistenza e non la sua radice. Questa è, invece, la propria seità, dono gratuito di Dio e della madre Natura. Quando l’essere umano inverte il rapporto tra i frutti e la radice, tra l’attività e l’interiorità, allora c’è scompenso, confusione, tristezza.

 

Scopo del corso:

ascoltare l’intimo umano, le sue domande profonde, gli opposti che lo compongono

ricercare le attenzioni e i modi del cammino meditativo, anche dalle tradizioni spirituali dell’Occidente e dell’Oriente

le sfide per un cammino meditativo nell’epoca odierna segnata dalla frenesia dell’efficienza e venata dalla paura dell’instabilità economica

 

Modalità:

secondo la legge del respiro, anche il corso comprende il ricevere partecipando agli incontri e comprende il dare condividendo con altri nel confronto reciproco; tuttavia è fondamentale l’interiorizzazione che ciascuno compie nella sua vita, anche attraverso letture personali ecc. È meditando che si impara a meditare. Dalla meditazione personalizzata scaturisce sapore e pace.

Tematiche

Il corso si svolge in 10 lezioni che si riterranno dal 27 al 30 dicembre ogni lezione comprende un tempo dedicato alla trattazione del tema specifico, seguito da un momento di dialogo con il relatore in forma libera.

Possibile richiedere un incontro personale con il relatore fuori dall’orario programmato.

1.   IO SONO – IO ESISTO – IO DIVENGO:

l’esperienza della permanenza e dell’impernanenza, della consistenza e del vuoto; l’ambiente della coscienza

 2.   IO SONO LIMITE – IO SONO ILLIMITATEZZA:

l’esperienza della precarietà e della perfezione; la nobile via di mezzo; lo wabi

3.   IO SONO ISTINTO A CRESCERE ADULTO – IO SONO RICHIAMO ALL’INFANZIA: la via semplice; l’immersione e la pace

4.  IO SONO RAPPORTO VITA E MORTE – MORTE E VITA:

il fecondo sacrificio; lo stupore della rinascita - risurrezione

5. IO SONO GIOCO DI LUCE E TENEBRA, IO SONO INTELLIGENZA CHE CONOSCENDO TOGLIE IL VELO E LO RIPONE:

il pudore della vera conoscenza; la parabola e il koan

6. IO SONO CIRCOLAZIONE DI GIOIA E DOLORE:

la via della mite fortezza e della forte mitezza; la pazienza il grembo della gioia

7. IO SONO IL CONCEPIMENTO, LA GRAVIDANZA e IL PARTO DEL PENSIERO:

la via nel tempo; l’uno nel molteplice delle stagioni

8.   L’ALTERITA’ INTIMISSIMO GREMBO DELLA MIA SEITA’:

i rapporti umani sentiero di salita a una visione più ampia e sentiero di discesa a una comprensione più profonda; la via dell’amore

9.       LA VIA DELLO ZEN

10.   LA VIA DEL VANGELO: IL PERDONO E LA GIOIA PIU’ GRANDE NEL CIELO DELL’ESSERE LA VIA DEL DIALOGO DELLE ESSENZE DELL’OCCIDENTE E DELL’ORIENTE – IL CROCEVIA DELL’UOMO ODIERNO

 

relatore

·         Luciano Mazzocchi, missionario saveriano, fondatore dell’associazione “Stella del mattino” comunità cristiana nel dialogo con lo Zen

·        

Padre Luciano Mazzochi è cofondatore, insieme a Jiso Forzani della comunità religiosa

"La stella del Mattino"

Indirizzo della comunità a Milano

La stella del Mattino

Via Pattari n.6 -

Milano 

Indirizzo della comunità a Lodi

La stella del Mattino

Via Martiri della Cagnola n69 -

20070 - Galgagnano ( Lodi ) 

Tel. 0371.68461

http://www.lastelladelmattino.org/

lastelladelmattino@libero.it

Le ragioni e le radici del dialogo Zen Cristianesimo

di Padre Luciano Mazzocchi

http://www.lastelladelmattino.org/

Cristo e Buddha sono grandi amici dell’uomo, prescindendo da ogni appartenenza religiosa. Il Cristo ti redime all’amore umile e forte, nel perdono. Il Buddha t’introduce nel silenzio dell’armonia cosmica. “La stella del mattino” è un cammino religioso di ascolto del Vangelo nel silenzio del Buddha.

Il Cristo è il Vangelo del perdono e dell’amore. L’esistenza umana, sotto il velo umile delle contraddizioni, è vocazione ad essere amati e ad amare, nella via forte e soave del perdono reciproco! Gesù è incarnazione del Cristo. Nell’Eucaristia è pane che nutre e vino che purifica e rallegra ogni commensale dell’esistenza. Sulla croce muore gridando il perdono universale. Morendo, è risurrezione a vita nuova per gli uomini e le cose. Seguire il Cristo è gettare tutto, il bene e il male, nell’economia dell’amore, nel perdono. Non è sopprimere il male, ma battezzarlo nell’amore. All’amore si accede chinando il capo, e non sbandierando la propria virtù. Il perdono più difficile è verso se stessi: accogliersi cordialmente con i propri valori e limiti e, così, essere amati ed amare - nel perdono

Il Buddha siede silenzioso, consapevole che tutto è vuoto e impermanente. Non brama nulla, non recrimina nulla. Siede silenzioso e composto, affidandosi alla natura autentica che dimora intima dentro di sé e le cose. Allora, il proprio sé e le cose, in coro, cantano la verità e la bellezza di essere così, senza alcuna aggiunta. La via del Buddha è presenza, rispetto, armonia, consapevolezza. Siddharta Shakyamuni è il sommo testimone del Buddha. Il Buddhismo è la via religiosa ad essere così presente al proprio presente, finché questo spreme il suo senso eterno, nella pace interiore

Appuntamenti settimanali Vangelo e Zen per chi già conosce il cammino

Dove: presso la sede di “La stella del mattino” via Pattari n. 6 Milano, (la via che unisce P.zza Fontana al Corso Vittorio Emmanuele – zona Duomo)

quando: ogni lunedì e giovedì mattina ore 07.00 – 08.10 all’inizio e nel bel mezzo della settimana lavorativa,

praticare lo Zazen e ascoltare il Vangelo  ogni martedì sera ore 18.30 – 20.00 al tramonto, sedersi in Zazen, ascoltare il Vangelo e pregare  i primi 10 minuti di ogni appuntamento sono per l’accoglienza (p. Luciano attende all’ingresso per entrare insieme)

Appuntamenti settimanali Vangelo e Zen aperti a tutti

in particolare ai giovani lavoratori e universitari

Dove: chiesa S.ta Maria Annunciata in Camposanto P.zza Duomo 20 (accesso dalla cancellata centrale del palazzo dietro il duomo)

Quando: ogni giovedì ore 18.00 – 20.00  rievocare insieme ciò che accade oggi nella città, nel mondo  ascoltare il messaggio del vangelo e dei sapienti della terra  1) entrare nel silenzio (meditare), sedendo in forma libera o in zazen: nel silenzio i rumori della vita si attenuano e si ode la voce che indica la pace. 2) celebrare il ringraziamento (eucaristia) condividendo il perdono e l’amore del Cristo nel pane e nel vino.

ogni domenica mattina  presso sede in Via Pattari 6, 09.00 studio dei mistici cristiani e buddisti – ore 10.00 Zazen  presso la chiesa S.ta Maria Annunciata P.zza Duomo 20 (accesso dalla cancellata centrale del palazzo dietro il duomo),

celebrazione dell’Eucaristia domenicale per la comunità cattolica giapponese e italiana con proclamazione del Vangelo e omelia nelle due lingue – momento di fraternità italo - giapponese

RIFERIMENTI

area Torino: Giovanni Tel 011.9208568/348.7816715;

area Puglia:

Gianfranco Tel 080.4426412/328.8911574 –

Angela Tel 320.8703355;

area area Liguria: Giorgio Luigi: Tel 348.5809209;

area Marche: Yushin Marassi Tel. 0721.805932 *

Foto: la sala della meditazione Zazen nella cascina di Galgagnano dove si svolgono i ritiri e si fa pratica Zazen

 

Libri utili nel cammino Vangelo e Zen

curati da “La stella del mattino” l’acquisto è possibile anche presso la comunità *

Il Vangelo e lo Zen: L. Mazzocchi e A. Tallarico, EDB, E.12,50 *

Il Vangelo secondo Matteo e lo Zen : L. Mazzocchi, J. Forzani e A. Tall. – EDB – E 30.00 *

Il Vangelo sec. Marco e lo Zen: L. Mazzocchi, J. Forzani e altri – EDB - E 15,49 *

Il Vangelo secondo Luca e lo Zen: L. Mazzocchi, J. Forzani - EDB - E.23,60 *

Il Vangelo sec. Giovanni e lo Zen: L. Mazzocchi - meditazioni sull’esistere EDB, E.18,60 *

Il Vangelo sec. Giovanni e lo Zen vol. II – meditazioni sul testo - L. Maz. e J. For. E. 23.00 *

Il cammino religioso - Bendowa – E. Doghen – Marietti - E. 6,20 * Eihei Doghen - Il profeta dello Zen: J.Forzani - EDB - E.6,20 *

La cucina scuola della via – Tenzo kyokun - E.Doghen - EDB - E.8,27 *

La natura autentica – Bussho- E. Doghen - commentato da Jiso - EDB - E.14,40 *

Piccola guida al Buddismo Zen – M. Marassi – Marietti – E 11,36 *

Intelligenza volse a settentrione - M. Marassi – Marietti – E 12,50 *

E se un dio non ci venisse a salvare? M. Marassi – Marietti – E 13,50 *

La via maestra M. Marassi - Marietti – E 13,00 *

La stella del mattino, rivista trimestrale di religiosità e cultura cristiano-buddista. Abbonamento annuale E 15,50 (sostenitore E 26,00) conto corrente postale n. 41527219 intestato a: Associazione culturale L’Equilibrista – Via Martiri della Cagnola 69 ( 26832) Galgagnano (LO)

 

Impressioni da un seminario

Le note di Angela al ritorno dal seminario

Il seminario “La pausa” Via della salute integrale si è svolto dal 27 al 30 dicembre presso del centro di Salute integrale della Comunità Emmanuele “Le Sorgenti” nei pressi di Novoli. Vi hanno preso parte circa 10 persone guidate da Padre Luciano Mazzocchi, missionario Saveriano fondatore della Comunità di dialogo interreligioso Vangelo e Zen “La stella del Mattino”.

 

Il seminario di padre Luciano e lo sterminio degli errori

Potrei sintetizzare questo seminario come il luogo della “Ri_Velazione” l’occasione in cui molte delle nostre idee distorte che irrigidivano il nostro rapporto con lo Zen, e con noi stessi, con il dialogo Vangelo e Zen, con la Chiesa sono scivolate via come “veli” che, coprendo le cose, ne ostacolano la percezione.   

 

I partecipanti

Dei nove partecipati al corso nessuno era espressione di una speciale elite di “praticanti ortodossi” (in questo caso dello Zen, del Cristianesimo o delle pratiche meditative orientali). Ciò che accomunava tutti era, invece, una autentica ricerca del senso religioso dell’esistenza che li ha spinti lontano “dall’ortodossia” e spesso anche dalla “pratica” religiosa.

 

Conoscere se stessi

Il buddismo insegna che la saggezza sta nel vivere secondo la “Via di mezzo”. Per rappresentare la via di mezzo Padre Luciano ha usato un paragone con l’andare in bici: per procedere in bicicletta è necessario spingere sui pedali in modo alternato, lo stare fermi ci fa cadere e spingere sempre con la stessa gamba è insensato, così nella vita la saggezza non si identifica con un atteggiamento precostituito ma è la situazione che determina l’atteggiamento più opportuno.

Nel buddismo si insegna a seguire la Via ma la via da seguire per raggiungere una meta è diversa a seconda della natura dei luoghi: se ci sono le pozzanghere si eviteranno le pozzanghere, se si attraversa la sterpaglia si farà attenzione a non pungersi.

Lo ZEN insegna a riconoscere la nostra natura più profonda e a vivere in sintonia con essa e con la natura che ci circonda.

Il non saper riconoscere ciò che siamo e ciò che vogliamo veramente (oltre tutti i condizionamenti esterni) è spesso causa di frustrazione e malessere, la via della salute integrale passa quindi dal saper individuare chi siamo veramente e come possiamo realizzare noi stessi.

 

L’albero dei talenti

Un preconcetto della mia mente era che la liberazione dal desiderio, il senso del vuoto, e il a vivere il momento presente senza finalizzarlo ad alcunché  insito nell’insegnamento buddista andassero intese  come un invito a vivere la vita con intensità cosi come ci si presenta senza che ci sia da parte dell’uomo lo sforzo di realizzare dei desideri profondi attraverso l’insieme di atti quotidiani. L’avere un sogno, un’aspirazione, un desiderio e perseguire un progetto che possa portare alla realizzazione di quel sogno è di per se stesso un tentativo di alterare la realtà di forzarla alle nostre proiezioni mentali, di costringere “DIO e la Sua Volontà” nei ristretti orizzonti” della nostra mente.

E’ vero che la nostra mente può far passare come Volontà di Dio ciò che è esattamente la negazione di Dio, ma ciò non può essere assunto come scusa per “non spendere i talenti”, “per nascondere la lucerna sotto il moggio” per “non accendere il fuoco” e non “impugnare la spada” per non Essere……”un servo inutile”.

Questo concetto è espresso magistralmente da padre Lucano con l’immagine dell’albero, personalmente non so dire dove finisce la visione buddista e dove inizia quella Cristiana ma di certo le due si complementano meravigliosamente.

L’uomo è come un albero che affonda le sue radici nella terra espressione della Natura Autentica (che può essere riscoperta dall’uomo attraverso lo zazen, la pausa, l’esperienza del vuoto). Dalla terra l’albero attinge la linfa che a primavera fa sbocciare i fiori. Il fiore è la preghiera meditativa, quella nella quale l’uomo esprime  i suoi bisogni e desideri più profondi e autentici, il fiore è destinato a cadere e a lasciar sviluppare il frutto. Molti frutti cadranno prima di raggiungere la maturazione, alcuni saranno amari, mal sviluppati, altri belli e succosi. Alcuni alberi daranno frutti buoni altri frutti cattivi secondo la specie a cui l’albero appartiene.

Dopo che l’albero ha maturato i suoi frutti li lascia cadere, li fa tornare alla terra e il ciclo riprende. Nessun uomo dopo che ha maturato i suoi frutti dovrebbe trattenerli per se, né è autorizzato a credersi speciale perché ha realizzato ciò che era già nella sua natura (è stato un “servo inutile”).

 

Il peccato e la sofferenza

Un approccio superficiale al buddismo e al cristianesimo può portare a pensare che il peccato, la sofferenza e il male siano entità da sradicare dall’esperienza umana e che Dio non possa restare inerte di fronte a tali sciagure.

Queste entità rappresentano la negatività senza la quale non si esprimerebbe la positività che è in noi. E’ la madre che fa il figlio ma è il figlio che rende una donna “madre”.

Il peccato è necessario a che si compia la conversione e quindi la misericordia di Dio possa operare in noi e noi possiamo sentire la riconoscenza verso di Lui per questo atto.

Le sofferenze di una malato consentono al sano di poter essergli vicino.

Davanti al dolore atroce che la malattia che conduce alla morte può provocare, è inutile se non patetico provare a pronunciare parole di conforto.

La morte di innocenti per cause naturali imprevedibili non possono cancellare nell’uomo che crede in Dio la convinzione che per quegli innocenti ci sia una vita oltre la morte.

 

In alto lo stendardo

Il nostro senso religioso autentico, che sentiamo come esigenza profonda e irreprimibile sembra a volte inconciliabile con la dottrina della Chiesa. Così si pensa pure che i cambiamenti della dottrina della Chiesa debbano essere delegati ad autorità religiose che abbiamo l’autorevolezza per operarle mentre noi, poveri “Samaritani”, non siamo autorizzati a testimoniare alcunché.

Alla Samaritana che gli chiedeva dove avrebbe dovuto adorare Dio se nel tempio dei suoi antenati o a Gerusalemme secondo le indicazione degli Ebrei ortodossi Gesù risponde dicendo che l’adorazione di Dio non è legata al luogo del culto ma “Dio è Spirito e Verità e cerca adoratori in Spirito e Verità”.

L’ideogramma dello Zen è un sole che sorge e uno stendardo, lo ZEN altro non è che il manifestare il sole che ci sorge dentro (la nostra natura più profonda).

Se la nostra fede, nonostante gli sforzi della nostra mente, sfugge ai nostri tentativi di rinnegarla e di renderla conciliabile con la secolarizzazione o con i suggerimenti di alcune autorità ecclesiastiche, non possiamo fare a meno di alzare il nostro stendardo e portarlo con dignità.

Personalmente sento che il cammino della comunità Vangelo e Zen Stella del Mattino è profondamente in sintonia con quanto, nella mia esperienza di fede, ho sentito come Vero, per questo sento che è arrivato il momento di alzare il mio stendardo.

      

AVVIO DEGLI INCONTRI SETTIMANALI di ZAZEN A MESAGNE

Padre Errico ha concesso di utilizzare una stanza del convento dei carmelitani presso la chiesa del Carmine di Mesagne per avviare la pratica settimanale comunitaria dello Zazen.

Gli incontri inizieranno da febbraio 2006 e saranno svolti una mezzora prima della messa pomeridiana in modo da dare la possibilità a chi lo volesse di prendervi parte dopo lo zazen.

L’invito a partecipare agli incontri è rivolto a tutti (credenti e non) in quanto lo Zazen è una pratica a-confessionale e non è mia intenzione caricarlo di significati che non gli sono propri.

Per informazioni sugli incontri e per esprimere preferenza riguardo al giorno in cui preferite che vengano fissati potete contattarmi per e-mail all’indirizzo marrocco73@libero.it o per telefono al 320_8703355.

 

Per chiarimenti sulla pratica dello Zazen: chiedere a Baldassarre in quanto si è scoperto che è uno dei pochi detentori del preziosissimo manuale scritto dall’abate Kosho Uchiyama del monastero Antaiji di Kjoto: La realtà della vita. Zazen in pratica” tradotto da Jiso Forzani. Io ne ho una copia ma il geloso detentore del libro originale è Baldassarre.

 

Il vissuto di Giovanni

Ciao a tutti,

innanzi tutto grazie a te Angela che (mi /ci) offri una occasione per riprendere il dialogo tra di noi e per avere scritto gli appunti il cui contenuto condivido in pieno.

Vorrei aggiungerci anche il mio vissuto personale. Sui "contenuti" dell'esperienza non ho niente da eccepire. li condivido pienamente ( analisi dei due "messaggi" Vangelo - Zen con analogie e differenze, tema del giusto mezzo, del peccato e così via) mi chiedo però se le "modalità" con cui questi contenuti sono stai presentati potevano essere un pò differente.

Mi chiedo se io sarei stato più facilitato nell'approccio a questi temi da una metodologia un pò più diciamo "interattiva". E' un pò l'interrogativo che posi gia all'inizio della nostra esperienza. per me fu una sorpresa iniziarla  senza un giro di nomi, di aspettative, di ascolto di quali fossero le nostre "domande", dubbi principali. Senza in un qualche modo stabilire un "contratto" su tempi, spazi, modalità di lavoro.

Mi e vi stò chiedendo se la positività dell'esperienza non sarebbe potuta essere maggiore con una diversa modalità di gestione. La mia percezione è stata, e qui mi rivolgo sopratutto a te, Padre Luciano, che nella tua sentita, vibrante e profonda esposizione non tenevi molto conto di noi: dove eravamo, se ti seguivamo, se avevamo cose da chiedere.

Ovviamente non si può dire che una metodologia un poco più interattiva, fatta magari da qualche domande stimolo in più, da un maggior confronto delle rispettive esperienze (che comunque poi c'è stato negli spazi altri: corridoi,sala da pranzo) avrebbe potuto avere esiti positivi. ....

... io mi porto comunque molto a casa e mi piacerebbe poter continuare a confrontarmi su questi temi. Ad esempio il rapporto con il peccato (o con l'errore). Certo non da demonizzare ma neanche, forse, da accettare alla leggera. come dire il tema della responsabilità individuale.

E poi, Buddhismo e zen, pur nella differenza dei linguaggi e dei punti di vista, dicono al fondo le stesse cose o è questa, cioè quella della comunanza nei principi fondamentali, una visione superficiale? Mi piacerebbe poterne discutere con voi.

Come sapete non potrò partecipare alla regolare pratica zen che pensate di introdurre a Mesagne ma mi piacerebbe che più in la, magari in estate quando sarò tornato dal sudamerica, potessimo concederci qualche momento di re-incontro e pratica .....

Luce e Amore !

Che tutti gli esseri siano felici!

a presto, Un abbraccio    Giovanni

.

I fondatori della comunità "La stella del mattino"

Foto a sinistra: padre Luciano Mazzocchi. Missionario saveriano con 19 anni di permanenza nella terra del sol levante.

Foto a destra: Jiso Forzani, monaco Zen uno dei pochi non giapponesi riconosciuti e incaricati di catechizzare l'occidente allo Zen della scuola Soto

Ritratto di Padre Luciano Mazzocchi

Luciano Mazzocchi, nato il 20 giugno 1939, ha trascorso in Giappone 19 anni della sua vita. Dal 1963 al 1982 ha svolto la sua attività di missionario cristiano soprattutto nell'isola di Kyushu, entrando profondamente in contatto con la vita e la cultura dei giapponesi.
L'incontro con il domenicano Oshida, convinto testimone dell'incontro dello Zen con il Vangelo, suscita in lui un profondo interesse per lo Zen, da allora mai più venuto meno.
Dal 1988 al 1993, nella Sicilia occidentale, si occupa  dei rapporti di giustizia e di dialogo culturale e religioso tra le comunità cristiane locali e la rilevante minoranza araba ivi presente da decenni. Trascorre il 1994 presso la comunità buddhista Zen di San Costanzo (PS), formata dai monaci giapponesi e italiani interessati al dialogo con il cattolicesimo. Dal dicembre dello stesso anno, con Jiso Forzani, monaco Zen, apre il Laboratorio del dialogo religioso Vangelo e Zen “La stella del mattino” a Galgagnano (LO), dove centinaia di persone hanno potuto intraprendere o continuare il loro cammino religioso e umano nel dialogo e nella tolleranza reciproca.

.

Foto: l'orto della comunità posto dietro la cascina

Foto: la biblioteca dove sono contenuti tanti e pregevoli libri, il tesoro di tutte le confessioni religiose

RITIRI MENSILI

presso la casa di Galgagnano (Lodi) Via Martiri della Gagnola 69  ritiro di ambito cristiano e condivisione Zen guidato da p. Luciano (missionario e sacerdote cristiano) con la testimonianza di Jiso (monaco dello Zen) date: fine settimana che precede la prima domenica del mese programma Venerdì: 20.30 introduzione - compieta – riposo. Sabato: Zazen (pratica e studio condotto da Jiso), lavoro, preghiera, meditazione. Domenica: Zazen, eucaristia. informazioni e iscrizione rivolgersi a p. Luciano (Tel. della comunità) p. Luciano su richiesta volentieri è disponibile per il colloquio personale  ritiro di ambito Zen guidato da Jiso Forzani e Yushin Marassi (monaci dello Zen) con la testimonianza di p. Luciano (missionario e sacerdote cristiano) date: fine settimana che precede la terza domenica del mese, con arrivo possibilmente al giovedì sera, termine a mezzogiorno della domenica: programma: Zazen, studio, mansioni varie, testimonianza di p. Luciano sul Vangelo. informazioni e iscrizioni rivolgersi a Jiso Tel 348.8066380

RITIRI – INCONTRI DI VANGELO E ZEN NEI CENTRI ZONALI -

ogni incontro comprende lo Zazen, l’ascolto del Vangelo e la preghiera - - ai ritiri presenza di p. Luciano -

ROMA ritiro mensile ogni terzo sabato del mese (accoglienza, insegnamento, Zazen, Eucaristia) ore 4.30 – 19.30; luogo: Monastero dei Benedettini Supliciani, Vicolo S.Ambrogio 3/A, (P.zza Mattei – fontana delle tartarughine, 100 m. da Largo Argentina); coordinamento e informazioni Cecilia Tel 333.2436779, Stefania 06.44242372 incontro di Zazen ogni primo sabato del mese ore 15.00-17.00 Va Aversa 9 (zona Largo Prenestino); coordina Piselli Stefano Tel 333.2436774

FIRENZE incontro settimanale di Zazen e Vangelo: ogni venerdì ore 18.00 – 19.30 ritiro mensile (Zazen, insegnamento, Eucaristia): ogni 2do venerdì del mese ore 15.00 – 19.30, luogo: Casa del pellegrino, Via Bolognese 50, coordinamento e informazioni: Giovanni Malfa 055706128, Annamaria Masella 055354744. Ore 21.00 meditazione sul libro di Giobbe presso la chiesa di San Martino a Mensola

PARMA incontro settimanale di Zazen e Vangelo: ogni lunedì ore 19.20 – 21.00 (Eucaristia il primo lunedì del mese); luogo: Missionari Saveriani, V.le San Martino 8, Parma; coordinamento e informazioni: Patrizia 0521.254479/289189, Claudio 335.275627

VENETO incontro settimanale (Zazen – Vangelo): ogni sabato ore 14.00 – 16.00 ritiro mensile (insegnamento, Zazen, Vangelo): 2do sabato del mese ore 15.00 – 19.00 luogo: Monastero Servi di Maria Via Santuario Isola Vicentina VI coordinamento e informazioni Giuliano 049.5993854; Marco Tel 347.8001928

MONZA ritiro mensile (Zazen, Eucaristia, insegnamento): quarto sabato 8.30 – 12.00, luogo: Centro Zen, via Ardigò 45, Monza; coordinamento e informazioni Massimo Tel 039.2101109, Giovanna 039.382397

Foto: nella sala di meditazione Zazen l'accostamento dei simboli per il dialogo interreligioso: il libro del vangelo e il Buddha.