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  E3: Energy, Environment, Economy

 

I cicloamici cominciano a discutere sul WEB di tre temi molto intrecciati: energia, ambiente ed economia. Analizzando le 3 E concatenate potremo forse capire le guerre, la pace, la ricchezza, la povertà e l'insozzamento del nostro povero pianeta  ... e pensare alle soluzioni

 

 

 

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Riccardo metanautista: per essere pacifisti .. ci vuole la macchina ad aria compressa

Caro cicloantonio detto anche "il pacifico"...

Sei un vero pacifista se fai di tutto per svincolarti dalla petroliodipendenza o almeno fai il minimo cioè:
1)auto ad aria compressa

2)ora c'è anche il valido ed affidabilissimo kit (si può trasferire anche da un auto all'altra) per trasformare il tuo sporco motore diesel in un motore diesel-metano (che inquina di meno e consuma meno petrolio e quindi...meno guerra...) per sapere di più clicca su http://www.etra-spa.com/etradual.htm e per contatti su http://www.etra-spa.com/contatti.htm

3)la guerra non è solo in Iraq perciò c'era prima e continua ad esserci anche dopo altrove anche con maggiore violenza e lutti (la Cecenia e tutte le dittature sanguinarie dell'Africa fiancheggiate dalla "pacifica" Francia insegnano, al confronto con queste,la guerra in Iraq sembra scaramucce tra bimbi) e quindi spero che la rubrica "no war" si trasforma in finestra..ecc.. non perchè è finita la guerra in Iraq ma per altri motivi; anche la tua mestizia spero non segua solo l'andamento della guerra in Iraq ma di tutte le altre guerre (anche peggiori) in corso da parecchi decenni.

A proposito di auto ad aria compressa l'ingegno dell'ing. ciclogiorgio dice simpaticamente che tu non capisci nulla di energia e che vuole che tu gli dimostri che con i tuoi "specchi" puoi trasformare abbastanza energia solare in energia elettrica tanto da comprimere l'aria alla pressione utile. Ciclogiorgio dice che è pronto a contribuire al grande passo se gli dimostri che l'energia solare può svincolare completamente l'autolocomozione ad aria compressa dal petrolio.

A presto il futuro senza petrolio (quindi con meno guerre) ha bisogno del tuo indispensabile contributo di conoscenza e coscenza per essere raggiugibile in tempi brevi.

Riccardo metanautista da tanto, in attesa di...aria compressa...

Cicloantonio: Il sole ci darebbe tutta l'energia, ma l'economia ha sete di petrolio

Caro Riccardo

grazie della lettera e dei tanti spunti che mi hai offerto.

Spero di poter dimostrare a ciclogiorgio entro un paio di anni che, con il sole, si può produrre e immagazzinare tante energia sotto forma di aria compressa, idrogeno calore da rendere del tutto ineconomico l'utilizzo del petrolio.

Il sole è la fonte di energia meno inquinante che ci sia. E' una centrale nucleare sicura perchè è posta a milioni di chilometri da noi e ci dona l'energia: la sua superficie che si trova  a 6000gradi ci trasferisce per irradiazione la migliore qualità di energia.

Oggi, all'università, è venuto a trovarmi un mio caro cer_amico_studente. Mi ha annunciato con fierezza che con 25 euro di spesa e tanti materiali riciclati è riuscito a costruirsi un pannello solare per l'acqua calda.

Spero mi darai il permesso di pubblicare la tua bella lettera nel sito cicloamici. ........

 

Ciclogiorgio : Il sole forse tra 100 anni, per adesso mi tengo il petrolio

Antonio carissimo,
...........
Per quanto riguarda l'energia solare credo che sicuramente tra meno di cento anni potrà diventare una forma alternativa molto interessante, credo però che tu sia fuori strada se pensi di sostituirti al creatore che ha già studiato prima di te il problema trasformazione di energia solare con bilancio di CO2 negativo. (fotosintesi cloroffilliana), ad ogni modo aspetterò con ansia per due anni per poter dire con orgoglio io sono amico
di Licciulli.

Credo che tu, da buon ricercatore,  sottovaluti però molti aspetti del nostro mondo. Intanto hai pensato ad esempio quanto costerebbe la conversione di tutti gli impianti che trasformano energia elettrica da petrolio ad altre forme energetiche?  Tu cittadino saresti disposto a pagare il 60 % di irpef per finaziare questa conversione?  Ammettiamo che tu sia disposto, assieme a te quanti italiani sarebbero disposti?  e cosa accadrebbe nell'immediato agli operai della VM che costruiscono motori diesel ? e cosa accadrebbe agli operai dell'Eni che vendono Petrolio ecc. ecc. Io penso che la nostra società e la nostra economia sia al momento dipendente dal petrolio. E' ovvio che questo problema di dipendenza l'uomo dovrà risolverlo ma con realismo.

L'idea di arrivare in breve tempo (30-40 anni a dimettere l'uso del petrolio è solo, a mio avviso una pura utopia.). Io penso  che l'auto ad idrogeno, con idrogeno prodotto da energia elettrica prodotta dal nucleare,può essere realisticamente qualcosa che può sostituire il petrolio per la locomozione nei prossimi 20 anni. Altro non credo. Giorgio....

 

Cicloantonio: Tu ti pigli il petrolio e a Giulio lasci in eredità il mondo inquinato

...C'era un ragazzo che come me amava i beatles e i rolling stone .... Dove è finito quel mio caro amico rivoluzionario che voleva cambiare il mondo, costruire centrali eoliche, combattere Berlusconi ...

Ciclogiorgio carissssssssssssssssssssimo!!!!

è un onore e piacere ricevere un così lungo mail/manifesto di pensiero da te sono contento che la mia punzecchiata abbia scatenato questa bella, lunga e fatalista mail. Da solito malpensante, avendo ascoltato analisi crude e reazionarie da pensatori di origine nord adriatiche, ti sfotterò dicendo si tratta di un pensiero indotto, ispirato, "clonato" (spero che non ti offendi) .

Ti ricordi del fetore che abbiamo respirato quel giorno che io tu e Giovanni siamo andati a pedalare a Cerano? Io mi avvelenai a tal punto che non riuscivo a pedalare! Hai mai considerato che il sole nella sua generosità ci da 1Kw/m2 (specie a noi sud adriatici) ossia che raccogliendo le radiazioni che ci piovono in un metro quadro ognuno di noi è a posto per i suoi fabbisogni energetici? Hai considerato i costi in salute dipendenza economica, asservimento che ci procura il petrolio?

Hai considerato che al contrario di noi tronfi e tracotanti abitanti di questa parte fortunata della terra ci sono miliardi di abitanti dello stesso pianeta che guadagnano  al giorno meno del costo di un litro di benzina e non possono uscire fuori della miseria, mentre sono inondati da megawatt di energia solare senza poterla usare?

Le tue obiezioni sono sensate ma bisogna avere il coraggio di guardare la miseria che c'è sulla terra e l'immondizia che stiamo andando a regalare a chi, come il bel Giulio si affaccia appena adesso su questo azzurro pianeta. 

Adesso che ci penso, mo chiedo aiuto e coinvolgo il "rosso" di capello e di fatto, bruti bru! Un caro abbraccio

cicloantonio

 

Ciclogiorgio : Caro Antonio, predichi bene e razzoli male! 

Caro Antonio,
Io i beatles e i rolling stones non li ho mai amati perchè di altra "era", io ascoltavo i Pink Floyd ma questa è una storia diversa. Non sono mai stato Rivoluzionario nelle cose che dicevo ma credo di esserlo stato e di esserlo ancora nei fatti.

Anzi, per meglio dire,  spesso parlo da reazionario per difendere le cose che comunque ci sono e non grazie a me.
Io Berlusconi lo combatto ogni giorno, non guardando le schifezze che trasmettono le sue televisioni, ma  guardando le cose interessanti che trasmettono le sue televisioni, non acquistando i prodotti delle sue aziende che non sono competitivi ma acqistando i prodotti che lo sono. A parità di prezzo e condizioni acquisto dalla concorrenza! Non ho smesso di  costruire centrali eoliche, tanto è che stiamo assistendo una azienda per la costruzione di un parco eolico.

A proposito di clonazione resterai deluso ma io così c'ero prima di frequentare il nord-est. Una decina di anni fa ad una cena a cui partecipava il fiore della sinistra del Campus dell'Università della Calabria, fui attaccato violentemente
perchè avevo osato dire che secondo me Fiorello Rosario (che a quel tempo conduceva un programma su canale 5) era bravo e che aveva talento. Gli orbi di sinistra asserivono il contrario solo perchè era al soldo di Berlusconi.

Dopo dieci anni Fiorello ha dimostrato di essere uno dei  migliori talenti della nostra era. Essere ottusi non premia, bisogna ragionare con la propria testa ma bisogna cercare di vedere le cose con realismo e non con la sola ideologia. Oggi dico che Castro è un dittatore, che ha dato al popolo cubano tutto ciò che non hanno gli altri popoli della america latina (scuole, ospedali efficienti, ecc. ecc.), resta però il fatto che Castro è secondo il mio parere un dittatore e che a Cuba non esiste Democrazia. Ricordo il fetore che abbiamo respirato quel giorno che io tu e Giovanni siamo andati a pedalare a Cerano? Ricordo che al ritorno  era buio e tu hai fatto una doccia con l'acqua pompata dall'energia elettrica prodotta da Cerano! Il sole è generoso ma come tu stesso affermi non equo, pensa agli inglesi, ad ogni modo esprimo meglio cosa penso a proposito dell'energia Solare.

Piuttosto che tappezzare il mondo di specchi, Perchè non è vero che un metro quadro di pannelli produce 1 kW di  energia elettrica, è possibile evitare la desertificazione di territori  piantando alberi nei deserti come fanno i tuoi nemici Giudei  e produrre materiali da fermentare in etanolo come gia fanno i Brasiliani.  Considero  i costi in salute del petrolio ma anche i benefici che ci da. Questo è palesamente vero che nonostante tu sia il migliore dei cicloamici ti ostini ad andare a Lecce in Auto. Penso spesso a chi non è fortunato ad avere almeno l'acqua per sopravvivere e credo che sia un diritto di tutti averla, ma non credo che oggi quelle popolazioni rinunciano all'acqua perchè non vogliono usare l'energia prodotta dal petrolio per pomparla. Sarebbero felicissimi di avere l'acqua e non morire di sete. Si muore prima di sete e poi di cancro. Ho  considerato che molti di  noi tronfi e tracotanti abitanti di  questa parte fortunata della terra parlano bene manifestano in strada  e bevono coca cola.

Ieri Giulio è stato Vaccinato, spero che Giulio da grande possa comprendere che gli stessi che gli mettevano da parte  immondizia (mi riferisco non ai rifiuti solidi urbani per i quali siamo colpevolissimi!) gli hanno dato la possibilità di avere una prospettiva di vita doppia rispetto ad Alessandro Magno o a Federico II che camminava a Cavallo, inquinava poco ma moriva di dissenteria. Il Rosso ha avuto in passato con me uno scontro sull'agricoltura Biologica fatti raccontare come la penso e chiedi se è ancora convintissimo della possibilità  rinuciare immediatamente  in tutto il pianeta all'uso della Chimica in agricoltura. Vedi Antonio, Io penso con la Mia testa ma ascolto tutti (nord-est adriatico, sud est adriatico, suddissimo calabrese nordissimo norvegese palestina ed ebrei,  levante, e ponente,   destra e sinistra, africani ed americani) Bisogna fare attenzione a non fare il contrario, pensare con la testa degli altri ed ascoltare solo se stessi. Tuo affezionato amico  

 

Giorgio 

Riccardo metanautista: Ecco come funziona e come nasce l'auto ad aria compressa

caro Cicloantonio

Quello che dice l'ingegno dell'ingegnere ciclogiorgio è ancora una volta poco accondiscendente nei confronti del cambiamento reale, visto che si tiene fuori dicendo che fai tu che io non ci credo o ci credo così poco che mi viene da ridere....

Se fa così perchè ha da fare (mò deve occuparsi oltre che del lavoro anche dell'erede appena nato) forse forse, molto forse, non ha torto.

Se si tiene lontano dall'impegno perchè non ci crede a priori, senza le necessarie verifiche, sicuramente sbaglia perchè è fuori dal metodo sperimentale.

Prima bisogna verificare l'affidabilità (fattibilità tecnica ed economica) dell'idea. Cioè verificare se l'auto ad aria compressa è affidabile, se richiede manutenzione, se e perchè ha dei problemi, ecc...; così pure per i tuoi "specchi" deve prima verificarli e poi può esprimere pareri così poco ottimistici.

L'ingegnere francese Guy Negre, inventore dell'auto ad aria compressa, modula le dimensioni delle fabbriche in modo ottimale tanto da conseguire ricadute occupazionali locali talmente positive che hanno dell'incredibile e che valgono certamente la crisi (magari anche la chiusura) della VM, dell'AGIP, dell'ENI, di Cerano ecc...insomma quelli elencati da Giorgio.

Guy Negre ha impostato la produzione in fabbriche da 280 dipendenti. I dipendenti provengono tutti da aree limitrofe quelle dove è ubicata la fabbrica; questi dipendenti sono opportunamente guidati da capi-squadra. I capi-squadra, anch'essi del posto, sono addestrati attraverso corsi specifici. Il costo di ciascuna fabbrica è di 10 milioni di euro, la produzione di ogni fabbrica è di 8000 auto all'anno, le auto oltre che prodotte vengono manutenute nella stessa fabbrica. Le auto prodotte sono destinate a clientela residente in aree limitrofe a quella dove è posta l'unità produttiva di provenienza. Limitando così l'inquinamento conseguente lo sperpero di energia legato al trasporto merci sulle lunghe distanze. 

Attraverso questo tipo di organizzazione produttiva (opposta a quella con le auto che consumano petrolio) la ricchezza prodotta nel posto non prende vie strane (ad esempio per finanziare i mercati delle armi e delle guerre) e senza ritorno. La ricchezza prodotta nel posto di lavoro rimane nel posto stesso da cui proviene.

Quindi si genera un circolo virtuoso attraverso cui i principali clienti della fabbrica sono oltre che i dipendenti stessi, loro parenti ed amici (nessuno rinuncia all'auto o ben pochi sono disposti a rinuciarvi anche per brevi tragitti tanto vale farlo pensando di aiutare un proprio parente o amico...), ed i residenti nelle aree vicine all'unità produttiva.

Basti pensare alla lotta tra "disperati" (prodotti proprio dalla VM, AGIP, IP, ecc. di cui ciclogiorgio si preoccupa un pò troppo, forse a causa di uno slancio di eccessiva generosità...essere padre da poco tempo, bisogna capirlo...) che si è scatenata per pochi posti di lavoro per l'Auchan in costruzione sulla S.S. 7 Appia. Si tratta di disperati a tal punto che la lotta, è ben noto, sta avvenendo senza esclusione di colpi (colpi di ogni genere e livello: ci sono versamenti anche di 25 mila euro anche solo per una semplice promessa, nemmeno certezza, di poter avere un posto di lavoro per il proprio figlio o nipote che sia). 

In una situazione di tale degrado economico e sociale, dove è evidente che i disperati sono tanti e, tutti disposti a tutto per un posto di lavoro, non può essere arduo trovare piccoli risparmiatori (ad esempio pensionati con un medio reddito) disposti a investire una piccola parte dei loro sacrifici in un'idea che oggi può servire:

- per garantire un sicuro posto di lavoro per il proprio figlio o nipote o simile (sulla sicurezza dei posti di lavoro all'Auchan non saprei quanti potrebbero scommettere...),

- per togliere soldi a banche che fanno dell'usura più o meno legalizzata o, peggio, di finanziamenti poco puliti (armi, industrie chimiche e farmaceutiche senza scrupoli)la loro bandiera più evidente; del resto i capitali e gli investimenti delle banche etiche sono in continua crescita,

- come forma di solidarietà sociale nei confronti di chi non ha un lavoro degno di tale nome e dei giovani (che probabilmente non benefecieranno mai di pensioni tanto consistenti poichè elargite con tanta generosità dall'attuale sistema pensionistico),

- e domani può servire per assicurare ai pro-nipoti e ai figli dei figli un'ambiente, se non più salubre almeno uguale a quello in cui viviamo oggi.

Conclusione: verificare quest'auto ad aria compressa e poi trovare gli investimenti necessari non può essere così inutile e senza senso come dice Giorgio.

Ciao a presto. Riccardo  

 

Tonia: vi sistemo io con il biodiesel

Come agronoma tra le energie alternative non posso che proporre il Biodiesel, definito come fonte di energia rinnovabile derivato da oli vegetali di colza, soia o girasole che può essere utilizzato come sostituto del gasolio sia per la trazione che per il riscaldamento.  

Il girasole è la specie che abbiamo visto nelle campagne mesagnesi seminata esclusivamente per gli incentivi CEE e poi abbandonata senza alcun impiego: che latrocinio e che spreco se pensiamo che potrebbe essere un sostituto del petrolio. Mi chiedo (in modo molto gratuito, direi delirante) se queste colture non potrebbero essere proposte per la riconversione di aree destinate alle coltivazioni di oppio o di coca come l’Afganistan e l’America Latina. 

Pare che l’alternativa del biodiesel sia piaciuta alla Fiat. L’Iveco, la società del gruppo che produce veicoli pesanti e uno dei principali produttori nel mondo di motori Diesel, ha condotto due anni di sperimentazione in collaborazione con Novaol (azienda leader nella produzione di Biodiesel). In base alla sperimentazione, è stato osservato che le prestazioni in termini di potenza e di consumo non vengono significativamente modificate dall'utilizzo di miscela Biodiesel fino al 30% in peso; il consumo specifico è equivalente a quello del gasolio fossile e gli intervalli di sostituzione dell'olio rimangono invariati».

(da Ecomondo del 05/11/2002)

On line è disponibile il sito di Assobiodiesel, l'Associazione Italiana dei produttori di Biodiesel operante all'interno di Assitol, l'Associazione italiana olearia aderente a Confindustria.
http://www.assobiodiesel.it/

 

Settimana dell'impronta ecologica IN TUTTA ITALIA, RETE LILLIPUT LANCIA LA SETTIMANA DELL'IMPRONTA ECOLOGICA E SOCIALE

31 MAGGIO-8 GIUGNO

In occasione della giornata mondiale per l'ambiente del 5 giugno, Rete Lilliput - dal 31 maggio all'8 giugno - lancia la seconda settimana nazionale dell'impronta ecologica allo scopo di informare e sensibilizzare i cittadini rispetto al peso che le nostre società hanno sull'ambiente. L'appuntamento servirà anche a diffondere la conoscenza dei mezzi esistenti per risparmiare energia e usare meglio le risorse.. Le "tappe" sono le seguenti: Napoli (sabato 31 maggio), Roma (1 giugno), Firenze (2 giugno) per un incontro di "confronto" tra tutti gli addetti ai lavori che si occupano in Italia di calcolare l'Impronta ecologica, Reggio Emilia (3 giugno), Bologna (4 giugno), Monza e Milano (5 giugno), Mantova/Verona/Modena (6 giugno) e TeglioVeneto (sabato 7 giugno). Per ulteriori informazioni www.retelilliput.org (dal 30 aprile).
Per ulteriori informazioni: Roberto Brambilla (Gruppo di lavoro impronta ecologica e sociale di Rete Lilliput) - 039/69.08.533 cell 338/88.03.715.


 
ALTER ECO, FIERA DELLA PRODUZIONE E DELL’ECONOMIA ALTERNATIVA

10/11 MAGGIO, FERRARA,
Alter Eco  fiera della produzione e dell’economia alternativa - organizzata dall’Associazione Gruppo Ferrara-Terzo Mondo si svolgerà sabato 10 e domenica 11 maggio 2003 in Piazza Castello dalle ore 9,00 alle ore 20,00. La fiera è intesa come un momento di promozione e diffusione dei prodotti realizzati e commercializzati seguendo tecniche e canali alternativi a quelli comuni, ossia di massa. Per economia alternativa si intende un complesso di iniziative, produttive e commerciali, appartenenti ad una cultura basata sul rispetto della natura e dell’uomo, che rifiutino cioè procedimenti inquinanti e dannosi per la salute e che non generino sfruttamento ed altre forme di iniquità. I produttori sono piccole aziende agricole e artigiane che hanno fatto di questa filosofia uno stile di vita e dunque di produzione, a queste si affiancano organizzazioni senza fine di lucro (come l’associazione Ferrara-Terzo Mondo) che hanno l’intento di promuovere nuovi generi di rapporti commerciali - il commercio equo e solidale - e finanziari - la banca etica. I prodotti sono quelli agricoli provenienti da agricoltura biologica e biodinamica e gli alimenti trasformati da essa derivati, ma anche prodotti dell’artigianato domestico, che utilizzi tecnologie semplici e a basso contenuto energetico e non inquinante. A questi si affiancano i prodotti del commercio equo e solidale, prodotti alimentari ed artigianali provenienti dai Paesi in Via di Sviluppo commercializzati da organizzazioni senza fine di lucro che li acquistano e li rivendono seguendo criteri di giustizia commerciale, di rifiuto dello sfruttamento dei lavoratori, di sostegno ad iniziative produttive locali sostenibili e di attenzione alle ricadute ambientali. Infine partecipano all’iniziativa associazioni di difesa dei diritti umani, come Amnesty International, Emergency e di tutela dell’ambiente, come Legambiente. La manifestazione, che è ormai giunta al suo ottavo anno, ha sempre visto una buona presenza di pubblico e di espositori, specialmente in questi ultimi anni in cui il rapporto di fiducia fra produttore e consumatore è diventato fondamentale. (Per informazioni: segreteria Associazione Ferrara Terzo Mondo, tel 0532205472, fax 053252845, e-mail ftm@ferraraterzomondo.it Cristina Bergamini)

 

Cos'è il Biodiesel

Perchè il biodiesel può diventare una valida alternativa al petrolio preservando il nostro pianeta dai pericoli minacciati dall'effetto serra'

dal sito dell’assobiodiesel

Il Biodiesel è l’unica fonte di energia rinnovabile in forma liquida effettivamente disponibile sul mercato. Ottenuto da oli vegetali di colza, soia o girasole è un carburante particolarmente versatile e di impiego immediato.  Può essere utilizzato da subito come sostituto del gasolio, puro o in miscela con quest’ultimo, come carburante nel settore dei trasporti e come combustibile per il riscaldamento senza modificare motori o caldaie.

Sicuro da stoccare e da maneggiare, il Biodiesel e’ biodegradabile, non è tossico ed è il primo ed unico carburante alternativo, riconosciuto dall’Agenzia per la protezione dell’Ambiente  Statunitense (EPA). Il BBiodiesel è uno degli strumenti della Comunità Europea per l’approvvigionamento energetico e per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal protocolla di Kyoto.

Il Biodiesel è definito dalle specifiche internazionali CEN con la sigla FAME (Fatty Acid  Methyl Esters) con le due differenti caratteristiche di combustibile per uso trazione (prEN14214-UNI10946) e riscaldamento (prEN14213-UNI10947)

La produzione italiana di Biodiesel è in costante aumento andando a coprire nel breve termine il contingente di 300.000 tonnellate annue a fronte di una produzione europea di circa un milione di tonnellate annue.

Il Biodiesel - Perchè il Biodiesel

Il Biodiesel è la sintesi di un approccio:
Globale – riduzione dei gas ad effetto serra
Locale – riduzione delle emissioni inquinanti emesse nell’ambiente dai combustibili

Benefici sull’effetto serra:
L’uso del Biodiesel, se comparato con quello dei combustibili di origine fossile, permette una riduzione delle emissioni gassose prodotte dai motori e ritenute pericolose per la salute. Inoltre consente l’azzeramento del bilancio dell’anidride carbonica. Infatti, la CO2 prodotta durante la combustione di una certa quantità di Biodiesel è riutilizzata durante la fotosintesi delle colture destinate alla sostituzione di quella quantità di  Biodiesel. In questo modo, il contenuto di anidride carbonica presente in atmosfera non cambia e vengono limitati tutti gli effetti oggi provocati dai cosiddetti “gas serra”.

Studi indipendenti mostrano che, confrontando l’anidride carbonica emessa durante tutto il ciclo di vita del  Biodiesel con quello del gasolio, si ha un risparmio complessivo medio di 2,5 tonnellate di anidride carbonica per ogni tonnellata di gasolio sostituito.

Benefici sulla riduzione delle emissioni inquinanti:
Il Biodiesel è un’energia che può contribuire da subito a risolvere le problematiche di inquinamento locale; grazie alla presenza di ossigeno  nella sua molecola (circa l’11%), la combustione risulta migliore, non contiene idrocarburi policicli aromatici, non contiene zolfo e permette una riduzione degli inquinanti e della pericolosità delle emissioni.Da uno studio su motore Diesel alimentato a Biodiesel dell'Health and Safety Institute (organo Sanitario Governativo Britannico equivalente al nostro Istituto Superiore della Sanità) risulta che , il particolato fine (PM10) viene ridotto del 58% con una diminuzione del 76% della parte più nociva, quella carboniosa (soot) in quanto più assorbibile durante la respirazione ed anche quella non riducibile dai sistemi catalitici di abbattimento. Il monossido di carbonio è ridotto del 58% ad alti carichi e i composti aromatici subiscono una diminuzione del 68% riducendo così l’impatto cancerogeno, mentre non si sono riscontrate variazioni sugli altri inquinanti non normati. Questi dati sono in lina con quanto riportato da studi americani convalidati dall’EPA (Environmental Protection Agency).

Il Biodiesel - Aree di utilizzo

Biodiesel nella trazione

Il Biodiesel viene utilizzato nel settore trasporti come sostituto del gasolio in forma pura o miscelato.

Le aziende petrolifere utilizzano Biodiesel in miscela fino al 5%  per le sue qualità lubrificanti, infatti nei gasoli desolforati è necessario aggiungere additivi per fornire la lubricity necessaria affinché possa essere compatibile con la pompa e gli iniettori dei motori Diesel. Il Biodiesel utilizzato come additivo consente di ripristinare le corrette caratteristiche di lubricity del gasolio.

Il Biodiesel come carburante può essere utilizzato sia puro che miscelato fino al 30% con il gasolio fossile. In Italia la commercializzazione del Biodiesel avviene nel mercato extra rete, per chi dispone di flotte di veicoli. L’impiego del  Biodiesel ha delle ricadute positive sull’inquinamento soprattutto in ambito urbano e nelle zone di intenso traffico veicolare.

L’origine vegetale del  Biodiesel garantisce, oltre alla biodegradabilità, l’assenza di metalli pesanti, zolfo ed idrocarburi policiclici aromatici.

Biodiesel nel riscaldamento

L’adozione del Biodiesel per produrre energia termica non crea alcun tipo di inconveniente, non richiede la sostituzione dei bruciatori ma solo di alcune guarnizioni di tenuta eventualmente non compatibili, operazione che ogni buon tecnico bruciatorista è in grado di compiere senza difficoltà. Per evitare interferenze e reciproche contaminazioni che potrebbero falsarne il comportamento, il Biodiesel deve essere stoccato in cisterne che non contengano fondami di gasolio. E’ possibile passare all’utilizzo di Biodiesel anche con l’impianto in esercizio, in quanto con un minimo coordinamento si può svuotare il gasolio residuo, prossimo all’esaurimento, pulire se necessario la cisterna ed alimentare a Biodiesel. La corretta regolazione della temperatura dei fumi e della quantità di aria utile alla combustione, unita ad una giusta lunghezza della fiamma consente di migliorare il rendimento al punto da non notare apprezzabili variazioni di consumo nel passaggio da gasolio a Biodiesel.