Homepage

Appuntamenti

Vie verdi

Itinerari

Finestre

Scriveteci Archivio

Area soci

Link 

Le Vie Verdi in Albania

 

  I cicloamici propongono in Albania la loro visione su come il turismo sostenibile possa essere sviluppato  utilizzando la bicicletta e il circuito di strade secondarie rurali, storiche, enogastronomiche  
     
 

 

 

Capogita e ideatore: Giovanni Laresca

Foto: Marco Pierfranceschi, Antonio Licciulli

 

 

 Alla scoperta delle vie verdi d’Albania

Si è svolta nell'agosto 2007 la spedizione in bicicletta per un progetto di promozione del turismo sostenibile in Albania

   L’albania (SHQIPERIA paese delle Aquile) è un paese vicino al nostro dal punto di vista geografico e culturale, ma tenuto lontano da pregiudizi, stereotipi e false informazioni. Una terra meravigliosa, che mantiene intatto un patrimonio ricco di storia, di cultura e di tradizioni secolari e possiede una natura incontaminata di una bellezza sorprendente.

Da Saranda a Scutari, dai confini Sud con la Grecia a Nord verso Montenegro in dieci tappe di bicicletta un gruppo di cicloturisti intende attraversare e scoprire questa terra. Ma questa traversata in bicicletta promossa dall’associazione Cicloamici non è solo un viaggio seppure speciale e avvincente. Rappresenta il contributo dei cicloecologisti pugliesi alla creazione e alla fruizione di un percorso turistico integrato ed alla conseguente promozione e valorizzazione dei centri storici e delle aree di pregio naturalistico e paesaggistico dei Comuni interessati dal passaggio della ciclocarovana.

Foto: Foto equestre di Juan principe consorte, anche noto come lo "Scanderberg dei cicloamici". Carismatico capogita che, con le sue doti di diplomazia e il suo fiato in salita, ha brillantemente fatto valere la sua leadership portando i cicloamici alla conquista delle vette d'Albania e della simpatia e solidarietà della popolazione locale.

 

Il progetto TUR GRATE

www.turgrate.net

Il Progetto di cooperazione transfrontaliera è co-finanziato dal Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg III A Italia - Albania, e vede la partecipazione oltre che del Comune di Mesagne, capofila del progetto, dei Comuni di Nardò, Noci, Berat e Kruje e dell’Agenzia di Formazione e Ricerca per lo Sviluppo Sostenibile – A.FO.RI.S.

Tur.Grate ha nei suoi principi ispiratori la scoperta delle aree di pregio naturalistico e paesaggistico dei comuni interessati, attraverso una serie di attività legate alla promozione delle risorse del territorio e l’organizzazione di eventi di scambio culturale e conoscenza reciproca tra le popolazioni pugliesi ed albanesi.

Il progetto Tur.Grate nasce dall’esigenza di incoraggiare una strategia di crescita dei flussi turistici orientata a criteri di sostenibilità e conservazione del territorio.

La valorizzazione delle risorse storiche ed ambientali, così come la conoscenza reciproca delle forme di espressione artistica e culturale sono dunque intesi come elementi per accrescere la vocazione turistica delle aree di progetto, utilizzando gli aspetti caratteristici del territorio, delle sue genti e delle sue tradizioni come principale strumento di promozione.

I partners albanesi del progetto TUR GRATE contribuiranno ad organizzare eventi di scambio culturale e conoscenza reciproca tra le popolazioni pugliesi, idealmente rappresentate dai cicloamici, e le popolazioni albanesi.

Un turismo responsabile solidale

L’Associazione Cicloamici da diversi anni propone iniziative di cicloturismo responsabile e solidale. Queste iniziative nascono dall’idea di cicloecologisti appassionati viaggiatori, che credono nell'impegno sociale e nella solidarietà e sono fermamente contrari ad un'idea consumistica del turismo.

Il viaggiatore consapevole e solidale è certamente diverso dal turista tradizionale, perché mette al primo posto la necessità di rispettare il popolo e la terra che lo ospita e di stabilire un contatto non mercificato ed opportunistico con gli abitanti del posto. Per gli spostamenti viene privilegiata la bicicletta, come mezzo sostenibile di esplorazione delle realtà locali, che permette ai viaggiatori di entrare in contatto con le bellezze naturali e i beni culturali, parlando con la gente, di conoscere tradizioni e cultura.

Foto:  In pochi anni Tirana è passata da 300.000 abitanti ad un milione ma le strade, le fogne e gli impianti rimangono ancora per 300.000

 

Progetti da esportare

I Cicloamici ritengono che i propri progetti di difesa del territorio e promozione del turismo sostenibile siano “esportabili” in Albania e dunque proveranno a proporre alle amministrazioni locali albanesi alcune iniziative sviluppate nel salento negli ultimi anni:

- la redazione e pubblicazione di cartine e guide tecniche adatte al turismo lento a all’escursionismo a piedi e in bicicletta - la individuazione e segnalazione delle “Vie verdi” in altre parole di una rete viaria ed escursionistica, di percorsi su strade secondarie, ferrovie dimesse, tratturi, argini fluviali etc che possono diventare il volano di sviluppo del turismo sostenibile

- la condivisione in rete (internet) delle esperienze e delle informazioni.

- il coinvolgimento di altre associazioni italiane ed europee (Europeam cycling federation) per la piena integrazione delle esperienze e dei percorsi escrursionistici albanesi nella rete cicloturistica europea

- la creazione in Albania di una offerta organizzata per l’erogazione di servizi al cicloturista mediante piccole agenzie e cooperative in grado di noleggiare biciclette, accompagnare i turisti su percorsi escursionistici.

Foto: Il presidente dei cicloamici illustra la Pianta delle Vie Verdi della Provincia di Brindisi al sindaco di Kruje. I cicloamici si augurano che un turismo sostenibile e rispettoso dei luoghi storici e naturalistici possa svilupparsi in Albania.

Foto: foto di gruppo delle aquile alla partenza da Piazza Orsini a Mesagne, la più piccola partecipante ha 7 mesi e si chiama Sara (quarta da destra) Click per ingrandire

 

Foto:  I giornalisti intervistano alla partenza il presidente dei cicloamici

Il programma

Il programma della spedizione in Albani, ancora in via di definizione, al momento prevede:

- partenza in nave il 10/08 da Brindisi a Saranda (con scalo a Corfù)

 - 12/8 Saranda – Giorcastro- Saranda ( con autobus)

- 13/8 Saranda – Himare 60Km (si pedala lungo la costa verso nord)

- 14/8 Himare – Valona 60Km con tratto montuoso fino a 1000 mt

- 15/8 Valona – Berat 85 km.( si pedale verso l’entroterra con brevi tratti collinari)

- 16/8 Berat – Elbasan 96 Km con tratti collinari

- 17/8 Elbasan - Tirana 28 Km.

- 18/8 tirana

- 19/8 Tirana .. Kruje 32 Km

- 20/8 Kruje – Scutari 100 Km

- 21/8 Scutari – Bar (Montenegro)

- 22/8 Bar – Bari (traghetto).

Foto: città di Berat, una delle città monumento dell'Albania, la meglio conservata sotto il profilo dello scempio  edilizio

Della spedizione farà parte il presidente dell’associazione Dott.ssa Anna Rita Ricci, esperta giuda turistica, e altri soci esperti in diversi campi (agronomia, economia, gastronomia, meccanica della bicicletta). I cicloavventurieri si occuperanno della redazione di un diario di bordo, punto di partenza per la realizzazione di guide e corrispondenze da e per l’Albania. Nello stesso tempo offriranno agli amministratori locali spunti idee e materiale utile per la promozione del cicloturismo nei propri territori.

 

Saluti e incoraggiamenti da Emilio Rigatti

Emilio Rigatti, vate friulano del mezzo a dure ruote invia ai cicloamici la sua adesione ideale al progetto

Cari Amici, plaudo al vostro bellissimo progetto che mi trova d'accordo ed entusiasta, le vostre iniziative mi fanno sempre venire l'acquolina ai piedi. Credo abbiate colto una dei possibili punti di forza del paese vicino: la bellissima strada "ciclabile" che corre da saranda al Nord, con paesaggi (e strappi) da brivido. Quando la trasformeranno in una strada carrozzabile la bellezza della costa albanese sarà finita, perchè essa risiede tuitta in questa selvatichezza mediterranea ma assolutamentre particolare, come vedrete, ma che la modernità sta già rovinando. Cercate di farglielo capire, se avete i contatti giusti: l'Albania (che al nord è sconquassata dall'incuria) potrebbe diventare il paese degli ecoturisti d'Europa. Vi consiglio, se non l'avete già messo in cartellone e se la tabella di marcia ve lo consente, la visita a Butrinti, credo a un paio d'ore di pedale a sud di Saranda. Sito archeologico da visitare, una Troia alle porte di casa nostra!. Vi allego una delle foto degli splendidi ulivi albanesi: questi si trovano nell'uliveto tra Vuno e Yele (il primo un paese in alto, la seconda la spiaggia a sei chilometri verso il mare partendo da Vuno: ci passate, credo, a meno che non andiate a Girocastro) e sono da "museo": Anzi: da uliveto, lasciamoli là.Buonissimo viaggio e buon vento. Quanto ai saliscendi credo che siano rimasti quelli che ho fatto l'anno scorso io, quindi auguri ai quadricipiti....

emilio rigatti

 

 

Informazioni per i ciclonauti

come prepararsi alla spedizione

Ingresso: Da pochi mesi gli italiani possono entrare in Albania con la sola carta d'identità e senza visto. Alla dogana di Brindisi chiedono 10 euro a persona e altrettanto richiede la dogana albanese allo sbarco.

Soggiorno: Tempo del soggiorno di un straniero per motivi turistici in Albania senza il permesso di soggiorno è di 30 giorni. Dopo di che deve chiedere un allungamento del tempo di soggiorno alle autorità, che si puo allungare fino a 90 giorni.(Dati presi dal sito del Ministero d'Ordine Pubblico)

Veicolo: E' possibile entrare con un autoveicolo dichiarando alla dogana che lo si introduce temporaneamente. Si ricevera' una "Flete hyrje" (foglio d'ingresso) che all'uscita dovra essere presentato per il calcolo della tassa di circolazione (1 Euro al giorno per automobili di media cilindrata). La maggior parte dei fogli verdi delle assicurazioni italiane non comprende il territorio albanese. E' pertanto necessario stipulare un'assicurazione temporanea alla frontiera(per 15 giorni costa circa 50 Euro)

Foto: monumento equestre a Giorgio Castriota Scanderbeg 1403-1468 nella piazza centrale a Tirana.

 

Le cronache di Marco,  mammifero bipede

http://mammiferobipede.splinder.com

I cicloamici salutano e ringraziano Marco Pierfranceschi, ottimo compagno di viaggio e autore di molte bellissime foto riportate in questo dossier e della acuta cronaca di viaggio puntualmente riportata nel suo blog.

Altrettanti saluti alla dolce Emanuela, tenace e appassionata cicloamica di Roma. Angela e Antonio in particolare la ringraziano per l'amicizia e la cura che Emanuela ha avuto per la piccola Sara.

 

La storia

L'Albania ha acquistato consapevolezza di popolo con la resistenza all'invasione turca

Nel II millennio a.C gli Illiri popolano costa Adriatica e la penisola balcanica. Al IV secolo a.C il regno illirico raggiunge il suo apice unendo tutti i territori Illirici. Nel II secolo A.C si svolgono le guerre con Roma. Quest'ultima esce vincente e tiene sotto il suo dominio i territori fino al 285 d.C. Dal 285 fino al V secolo rimane sotto il dominio di bisanzio.

A causa dell'indebolimento di bisanzio questi territori fra il V e X subiscono le invasioni di Goti, Slavi, Avari, Serbi e Bulgari, fino alla riconquista bisantina.

Dal XI-XIII secolo c'e' un consolidamento di Bisanzio e nell'anno 1081 si adotta il nome Albania. Nel XIV secolo abbiamo la nascita dei principati Albanesi, che a causo dell'espansione turca hanno vita breve. Il piu famoso e' il principato di Topia che vive dal 1358 fino al 1395. In questo periodo comincia anche la guerra contro i turchi.

Questa guerra guidata dall'eroe nazionale Giorgio Castriota Scanderbeg 1403-1468 e' uno dei momenti chiave della storia albanese.

Per la prima volta dopo tanto tempo si riesce a unire tutti i popoli albanesi nel 1444 a Alessio creando lega di Alessio. Vivrà fino al 1468, data della morte di Scanderbeg. Dopo 10 anni tutti i territori albanesi finiscono sotto dominio Turco. Questo dominio continuerà fino al 1912 l'anno della indipendenza d'Albania. L'indipendenza viene proclamata a Valona il 28 novembre 1912. Dopo anni di instabilità nel 1925 l'Albania viene accettata nella lega dei nazioni. Nel 1925 nasce la Repubblica d'Albania per transformarsi al 1928 nel Regno d'albania.

Durante la seconda guerra mondiale l'Albania viene invasa dall'Italia e dopo dalla Germania. Inizia il movimento di liberazione nazionale che fa capo ai comunisti. Nel 29 novembre 1944 avviene la liberazione e i comunisti conquistano il potere. Ha inizio la dittatura comunista del Enver Hoxha che finirà nel 1990. Con la caduta del regime comunista l'Albania diventa un paese con un sistema politico democratico.

 

Foto: città di Kruja, una delle città monumento dell'Albania

 

Foto: Il mezzo di trasporto più diffuso dopo la Mercedes è l'asino. Da secoli l'asino è un compagno di viaggio e di lavoro dell'uomo. Praticamente insostituibile quando occorre percorrere sentieri impervi e trasportare grandi pesi.

 

Foto: Il viaggio all'insegna della intermodalità: bici + treno e bici + traghetto

 

Insicurezza stradale in Albania

La situazione della sicurezza stradale in Albania è grave. Le strade sono spesso fatiscenti e con il fondo stradale pieno di vere e proprie voragini. Sulle poche strade principali si concentra un traffico veicolare spaventoso e inquinato dai gas di scarico di tanti vecchi veicoli. Lo stile di guida dell'albanese medio non è improntato alla moderazione e alla prudenza. I dissuasori sono i tanti poliziotti dislocati sulle strade e le lapidi che, quasi ad ogni chilometro, ricordano le vittime degli incidenti stradali.

Raccomandiamo pertanto ai cicloturisti che intendono visitare l'Albania di usare le massime cautele. Sui tratti particolarmente pericolosi consigliamo addirittura di salire su un autobus o su qualche mezzo di trasporto privato

Foto: incidente stradale sulla strada per Lushnje documentato in diretta dai cicloamici

Foto: Bici da trasporto merci per le strade di Tirana

 

Foto: Polo industriale di Elbasan. Durante il sodalizio con la Cina furono realizzati imponenti impianti industriali (acciairie,cementifici). Oramai obsoleti questi impianti sono quasi del tutto fermi. Il loro smaltimento richiederebbe ingenti capitali.

 

Foto: Adriano l'incantatore di bambini. Come un pifferaio magico il nostro cicloamico catturava l'attenzione e la simpatia dei ragazzi per strada.

 

 

Foto: Il gruppo delle aquile alla partenza da Piazza Orsini a Mesagne, la più piccola partecipante ha 7 mesi e si chiama Sara (quarta da destra) Click per ingrandire