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Bici + Mare lungo la pista della civiltà rupestre

Andata

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Foto: lo scatto di reni e di orgoglio di Elisa mentre si inerpica su uno dei tratti più ripidi della pista ciclabile. Alle sue spalle il suo angelo custode (Paul Kidnapper). Quando tira la tramontana per raggiungere il mare è necessaria doppia fatica ed una singolar tenzone con il vento che sembra voglia respingere indietro, per gelosia, i cicloamici aspiranti spiaggianti.

Foto: una delle aree di sosta attrezzate realizzata sotto una magnifica e imponente quercia. I cicloamici non si fanno tentare dalle ombreggiate panchine. Indomiti anelano il mare.

Foto: Purtroppo la pista non è completa e termina (o inizia) in modo anomalo e anonimo  prima di arrivare al mare. Questo è uno dei motivi per cui non è molto conosciuta e frequentata. I cicloamici hanno però trovato un naturale completamento scavalcaldo il cancello di una tenuta privata, posto 400m prima del mare

 

Foto: ultimo sforzo per conquistare il bagnasciuga, le biciclette devono essere trasportate di peso

Foto: la spiaggia è conquistata, i cicloamici sono alla ricerca di una tranquilla conchetta dove mettere le bici a riposo e conquistare il mare. L'ammirazione degli spiaggianti autoveicoloati è tanta, mista a invidia e derisione.

Ritorno

Foto: sotto le calde luci del sole crepuscolare i cicloamici riguadagnano la strada sopraelevata rispetto alla spiaggia. Una spolverata a piedi e scarpe ricolmi di sabbia e via per la strada del ritorno (uguale a quella dell'andata)

Foto: uno dei tratti più suggestivi della pista ciclabile a 2Km dal mare. Le lievi increspature della terra rendono frizzante la strada del ritorno dischiudendo paesaggi e vedute insolite per il piatto salento.

Foto: non più nascosta dalla rigogliosa vegetazione primaverile, si schiude una casetta scavata nella roccia.  Il Canale Reale, fu un corso fluviale, probabilmente l’antico fiume "Pactius o Ausonius", menzionato da Plinio il Vecchio nella sua "Naturalis Historia". Durante il medioevo nella zona tutta intorna al canale si svilupparono diversi insediamenti. Molto diffusa divenne, per ispirazione dei monaci basiliani provenienti dalla Cappadocia, l'abitudine di ricavare le abitazioni nella roccia.

Foto: La cripta di S. Biagio, una delle più imponenti e meglio conservate chiese rupestri di tutta la Puglia. All'interno un meraviglioso ciclo di affreschi murali bizantini (è visitabile al costo di 2 euro domenica e giovedì pomeriggio dalle 18 alle 20)

Foto: ultima sosta non programmata. Zelanti e rispettosi del codice stradale i cicloamici aspettano pazienti la riapertura delle sbarre del passaggio a livello. Tutti tranne il ciclocaporedattore che per spettacolarizzare la foto commette una leggera infrazione.

 

Foto: I cicloamici pedalano lungo la pista ciclabile che scorre parallela al canale reale