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Culacchi (trad. gossip, pettegolezzi) 

 

  Domenica 23/03

 

  Link ai culacchi dei mesi trascorsi
  Il compleanno del vate

e per l'occasione, attesissimo, Juan riprende la penna

 

 

Domenica 23 marzo, dopo alcune settimane, i cicloamici si sono ritrovati “ Da Mario”, per festeggiare il ??° compleanno della ciclotennista Alessandra.

La serata è stata serena e divertente, come spesso capita ai cicloamici, nonostante i problemi di quadratura finanziaria dell’amico Paolo, che aveva anticipato le spese per il regalo di Alessandra.

Foto: Il difficile momento della scelta del regalo è passato, la scelta è fatta, i cicloamici marcano contenti la "rossa" fiammante

La sera prima Mimmo aveva avuto l’idea: regalare una bicicletta ad Alessandra e creargli così dei vincoli morali per non disertare le cicloescursioni.

Mimmo, che ama definirsi “un umile operaio”, in realtà è già noto per le sue lezioni di strategia e tattica per imbrigliare giovani, belle ed ingenue cicloamiche in solitarie escursioni. Ed anche in questa occasione si è dimostrato un maestro, coinvolgendo nel suo acuto piano gli altri cicloamici. Primo fra tutti l’ingenuo Paolo, che distratto dalla presenza della sua bella Elisa, senza pensarci, è andato fino al Lecce solo per pagare il conto.

Foto: Paolo, distratto dalla bella Elisa .. paga il conto

Foto: Un altro momento difficile, per poter essere trasportata la bici viene sbrandellata

La festa è finalmente iniziata, tra panzerotti, focacce ed insalate rigorosamente vegetariani. Ad un certo punto, come un ciclone sono arrivati Carla e Cocomia, che hanno ufficializzato il loro matrimonio, dispensando inviti ai festanti cicloamici

 

A questo punto, il mitico Cocomia , preso dall’euforia ha tentato, in modo improprio, di tirare le tende della porta, provocando un mezzo infarto al padrone di casa, Mario.

Ma le emozioni non finivano qui. Silenziosamente, com’è nel suo stile, “Mino “detto la Pila ( il perché chiedetelo a Mimmo o a Lucrezia) aveva nascosto la bicicletta di Alessandra, prima che le fosse consegnata.

Alla fine la bicicletta è rispuntata per la consegna ufficiale. Alessandra, come i grandi campioni è riuscita a trattenere l’emozione, molto meglio di Paolo, che ormai aveva perso ogni speranza di ripianare il pesante buco finanziario.

 

Foto: Per miracolo la bicicletta rispunta dopo il subdolo scherzetto di Mino detto "La Pila"

 

Foto: Il vate commossa e incredula "svergina" la bici, Mimmo osserva soddisfatto.

Come in ogni festa che si rispetti, è venuto il momento delle foto. E come nelle migliori foto, sono spuntate le solite corna. Ma è un caso che spuntino sempre sopra gli stessi soggetti?

Foto: foto di gruppo davanti alla torta. Questa volta, per evitare noie e querele, la redazione omette di pubblicare "le solite corna"

La festeggiata ha offerto una deliziosa torta mimosa agli invitati, bagnata con del buon prosecco e brachetto. Intanto Mimmo, Giovanni e Paolo, risentiti perchè il migliore scherzo della serata non era di loro appannaggio, bensì dell’insospettabile Mino la Pila , tramavano la tremenda vendetta. Purtroppo, a causa della fase proibizionista e di “tirchiaggine” che sta attraversando Paolo, i liquori non si sono visti, ed il cervello dei tre ha staccato i migliori neuroni.

La festa si è avviata verso l’epilogo con i racconti di Mario sulla signora Leda ed il Laùro, che tanto piacciono a Giovanni.

 

Forse ho sbagliato a ricordare questi racconti. Qui da solo nel buio sento rumori sul tetto e vedo come un folletto in giro nella stanza. Forse è la vendetta della peperonata che ho mangiato a cena. Ma nel dubbio, smetto di scrivere e vado a dormire.

 

 

 

Tira cchiù lu pilu ti lu nsartu

(vecchio proverbio salentino, traduzione: il pelo tira più della corda)

Il cicloredattore Juan, confessa al capocicloredattore le vere ragioni del suo ritorno a cicloweb. Dalle confessioni emerge lampante la solita verità: sono le donne del ciclogruppo le vere dominatrici (confronta Mimmo e Tonia nell' l'avventura al Cillarese). Commossa dall'appello di Juan, la redazione invita la ciclofatina ad un atto di generosità.

La lettera del "Zito Juan"

Caro Licciulli,

potrei dire che mi hai convinto e cedo alle tue richieste. Ma per affetto ed amicizia, ti confesso che, se stasera sono qui a scrivere, è tutta colpa della mia lontana fidanzata. La tua cara ciclofatina, infatti, ha iniziato uno sciopero ad oltranza, negandomi la dose quotidiana di bacetti telefonici, fino a quando non pubblicherai un culacchio.

Allora, io debole fidanzato spossato da settimane di solitudine, mi piego dinanzi a quello che gli antichi definivano avere una capacità di tiro maggiore di una coppia di buoi.

.......

Forse ho sbagliato a ricordare questi racconti. Qui da solo nel buio sento rumori sul tetto e vedo come un folletto in giro nella stanza. Forse è la vendetta della peperonata che ho mangiato a cena. Ma nel dubbio, smetto di scrivere e vado a dormire.

Vi prego convincete la fidanzata rinunciare alla sua crudele iniziativa.

 Saluti.

 

Accolto l'appello della cicloredazione

La ciclofatina alla luce dei nuovi eventi e dell'appello della redazione ritratta lo sciopero alludendo e promettendo ricompense da mille e una notte.

 

La lettera della ciclofatina

Caro capo redattore amichetto,

rispondo all'appello rivoltomi.

Ebbene sì non è azione da fatina modello quella del ricatto materiale con il redattore zito Juan, però ne è valsa la pena. Primo perchè finalmente ci si sollazza nuovamente con questo autore in erba; secondo perchè adesso la ricompensa sarà molto più grande dei semplici bacetti telefonici. Ma questi sono particolari personali da non divulgare al mondo intero, visto che oramai siamo a portata di tutti...

Ciao a tutti i cicloamichetti e a prestissimo, quasi 2 settimane all'alba.

La ciclofatina emigrante Anna Rita.