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A flower falls, even though we love it; and a weed grows, even though we do not love it. 

Dogen

...Un giorno chiesi alla foglia se aveva paura: era venuto l’autunno, molte altre foglie erano già cadute. Mi rispose di no. “Durante la primavera e l’estate ho lavorato duro per nutrire l’albero, e ora molto di me è nell’albero. Non pensare che io sia solo questa forma, perché la forma di foglia è solo una piccola parte di me. Tutto l’albero è me, e anche quando sarò caduta per terra continuerò a nutrirlo. Quando mi staccherò dal ramo, cadendo farò un fluttuante salutino all’albero, e gli dirò: Arrivederci a presto.”

La foglia cadde fluttuando in una danza gioiosa, perché si vedeva già nell’albero. Era così contenta! Le feci un inchino e capii quante cose abbiamo da imparare dalle foglie. Una foglia non ha paura: sa che niente nasce e niente muore.

Dovete vedere la vita. Non potete dire “la vita della foglia”, possiamo solo parlare della vita nella foglia.

Anche la nuvola non ha paura. A tempo debito si trasformerà in pioggia. Deve essere divertente diventare pioggia…picchettare sulle cose e diventare parte del Mississipi, del Mekong, o cadere in un campo coltivato e diventare col tempo parte di un essere umano.

Un’onda è piena d’acqua, ma è vuota di un sé separato. L’onda è una forma che è stata resa possibile dall’esistenza dell’acqua e del vento. Se l’onda considera solo la propria forma, che ha un inizio e una fine, avrà paura della nascita e della morte. Ma se l’onda si considera acqua, allora si libera dai concetti di nascita e morte.

Se siete un’onda e diventate uno con l’acqua di cui siete composti, se guardate il mondo con gli occhi dell’acqua, non avrete  più paura di essere spinti in alto e di ricadere giù. Ma non accontentatevi di mere speculazioni verbali, dovete scoprire l’unità, sperimentarla e viverla.

Da bambino mi piaceva giocare con un caleidoscopio. Bastava un piccolo movimento perché una figura scomparisse e se ne formasse un’altra. Non piangevo quando la figura precedente era scomparsa.

Possiamo imparare molte cose dalla nuvola, dall’acqua, dalle onde, dalle foglie e dai caleidoscopi. E da tutte le cose che sono nell’universo. Guardando con attenzione scoprirete l’inter-essere, e non sarete più soggetti alla paura.

Diventiamo uno con la foglia. Comprendiamo la nuvola, l’onda; realizziamo che siamo fatti d’acqua, e lasciamoci la paura alle spalle.

Io sarò anche domani. Ma dovrete essere molto attenti per scoprirmi, perché potrò essere un fiore, una foglia. Quella sarà la mia attuale forma di esistenza, e da quella forma vi dirò ciao. Se sarete molto attenti, mi riconoscerete e potrete venire a salutarmi. Mi farà molto piacere.  

Thich Nhat Hanh (monaco Zen Vietnamita, apostolo della nonviolenza)