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Il killer dei gerani

un'invasione di Cacyreus Marshalli mette in pericolo i davanzali di Puglia, Giovanni Pace fotografa e lancia l'allarme

La farfalla Cacyreus marshalli (Butler 1898) detta “Licenide dei gerani”che tra qualche tempo potrebbe essere soprannominata  “Attila dei gerani”, purtroppo è arrivata anche da noi.
Questa estate la Puglia è stata completamente invasa da questo piccolo licenide di color bronzo macchiettato di bianco e marrone  che in un primo momento potrebbe incuriosire gli appassionati della natura per la sua remota origine sudafricana  e dall’altra terrorizzare coloro che amano i fiori ed in particolare i gerani come le nostre mamme.
Tra pochi anni ci saranno ancora balconi con vasi pieni di gerani a fare da ornamento nei nostri paesi?
 
Per la risposta ora bisogna attendere il decorso del tempo.
  
 Ecco una breve cronistoria riguardante, il suo ingresso nel continente europeo fino al suo arrivo nella nostra regione.
La sua apparizione in Europa risale al 1990 nelle Isole Baleari (Spagna) in seguito ad un’importazione di gerani dal Sud Africa che accidentalmente conteneva uova o larve della specie in questione.
Il Cacyreus si è rapidamente riprodotto invadendo prima le isole spagnole e in seguito, a distanza di due anni, è apparsa sul continente nella città di Logrono(1992) e successivamente in Granada nel 1995.
In Italia i primi esemplari sono stati avvistati nel 1996 nei dintorni di Roma, ma non era da escludere gia la sua presenza in altre città italiane.
 
Al 2005, dalle ultime notizie, sembrerebbe che la farfalla sia presente in quasi tutte le regioni della penisola italiana, anche quelle il cui clima non risulta propriamente favorevole come il Piemonte.
 
 Il ciclo biologico avviene tra 30 e 60 giorni e comincia dopo l’avvenuta copulazione con la deposizione delle uova sul geranio da parte della femmina a cui segue la schiusa e il successivo incunearsi della larva all’interno della pianta che usa come nutrimento fino allo sviluppo della farfalla adulto con 5-6 generazioni annue.
 
 Inoltre il ciclo è fortemente influenzato dall’aumento della temperatura ambiente che ne accelera il processo e quindi la proliferazione.
Il discorso è che in Italia non ci sono nemici naturali come in Africa e gli unici accorgimenti possibili per salvare le piante dei gerani sono l’utilizzo di insetticidi.
 
Il mio primo avvistamento risale proprio al luglio del 2005 nei pressi della stazione ferroviaria di Monopoli(Ba) ubicata nel centro della cittadina.
Questo sta a dimostrare che la farfalla, non è che tema proprio l’inquinamento e che quindi anche i vasi dei balconi dei palazzi sono a rischio.
A distanza di breve  tempo (30 minuti) dal mio strano incontro, faccio una visita  ad un mio amico il cui giardino è colmo di gerani, e qui ho avuto la triste conferma della presenza del licenide su tutte le piante da lui possedute.
 
La sera stessa anche i gerani di mia madre n’erano invasa......

Foto e testi di Giovanni Pace

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foto di copertina: Cacyreus marshalli/ in accoppiamento su foglia di geranio.
 

Cacyreus marshalli /su bocciolo di geranio ad edera doppia (/Pelargonum peltatum)  Una curiosita anche il geranio come la farfalla ha come origine il Sud Africa e le sue prime importazioni nel Continente Europeo sono datate1600.

 

Cacyreus marshalli /su bocciolo di geranio ad edera doppia (/Pelargonum peltatum)

Foto: il mitico Juan Peace.SSono tanti anni che il nostro Giovanni Pace, pazientemente appostato con le sue macchine fotografiche svolge un prezioso lavoro di documentazione.

Nato a Putignano nel 1971, risiede a Castellana e lavora l CNR di Lecce come tecnico del laboratorio di ottica. Dal 1993 si occupa di macrofotografia naturalistica.

Passa parte del suo tempo libero nelle campagne della Murgia a caccia (fotografica) di Ropalloceri (farfalle diurne) ha creato così una banca dati di oltre 1500 immagini di 130 specie differenti.

Grazie Juan per le magnifiche immagini e per l'amore e rispetto della natura che ci testimoni con la tua opera!!

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