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Il giro d'europa di Toni Sabine

 

Premessa della cicloredazione

Toni Sabine è un salentino che ha voluto rappresentare, in giro per l'Europa, il salento e la sua città. Di ritorno da questa sua fantastica impresa da 14.000Km i cicloamici lo additano come l'esempio ideale di una integrazione possibile e sostenibile dei salentini in Europa.

La bicicletta è per Toni e per noi  il simbolo e lo strumento attraverso cui i salentini si integrano in una visione dell'Europa, pacifica, accogliente e sostenibile.

Quando gli europei impareranno a conoscerci come una regione amica della bicicletta e della natura, saranno in tanti a cercare di integrarsi nel Salento.

 

Lettera di presentazione

ciao,

sono toni di Matino(LE), innanzitutto complimenti per il vostro sito, è fenomenale,a dire il vero non sapevo niente di voi, stavo surfando sui siti di cicloturismo e...che regalo essermi imbattuto a cicloamici,bravi.volevo chiedervi se è possibile inserire in qualche modo il mio viaggio sul vostro sito,vi spiego brevemente:ho fatto in quasi 5 mesi il giro d'europa in bici,da solo pernottando in tenda e mi sono nutrito dal fornellino a gas, ho percorso 13300 km attraversando ben 11 nazioni e sette capitali europee, la mia bici pesava circa 50 kg, volevo rappresentare la mia città e il mio salento, e volevo dimostrare che per fare le cose nella vita c'è bisogno di tanta volontà.è stato dedicato un sito all'evento www.girodeuropa.com , il viaggio è stato completamente documentato con 700 foto e un video, alla mia partenza il 26 marzo 06 è stata data notizia sui giornali locali e su telenorba, ma purtroppo al mio arrivo 20 agosto 06(proprio quando per diffondere i miei moventi ne avevo molto bisogno) non si è data alcuna notizia. che ne pensate?

Purtroppo qui a Matino non abbiamo le piste ciclabili(ne ho percorse tantissime in Europa) anche se abbiamo lo spazio e le bellezze da scoprire, chissà se io posso fare qualcosa? aspetto vostra risposta,grazie e di nuovo complimenti,dobbiamo crescere unendo le forze di tanti!

 

  

.I moventi

-I moventi che mi hanno spinto a fare il girodeuropa in bici da solo, sono semplici, ho voluto fare qualcosa di speciale un poco fuori dal normale specie dalle nostre parti, ho voluto combinare la passione l’idealismo e la pubblicità.

Ho in pratica unito la mia passione di viaggiare in bici, vedere altri paesi città incontrare persone conoscere e imparare il loro modo di vivere, i loro problemi le loro esigenze sogni, le usanze e piatti tipici, e nello stesso tempo pubblicizzare la mia terra il salento, raccontare della mia gente per poi poter fare dei confronti.

Ma il più importante è la volontà, dimostrare che nella vita c’è né bisogno di tanta per fare le cose per arrivare al proprio traguardo, e non fermarsi al primo problema che s’incontra, ma di combattere fino in fondo, anche se a volte sembra che è impossibile.

Con questi ingredienti ero sicuro che a viaggio concluso come da programma, avrei fatto cadere attraverso la tv e i giornali l’attenzione sul salento, perché non succede tutti i giorni che un salentino percorre da solo 14.000 km in bici che pesa circa 50 kg, attraversando 11 nazioni 7 capitali europee e tante altre grandi città, equipaggiato solo di tenda sacco a pelo fornellino e macchina fotografica, e per di più in soli 150 giorni.

.Chilometri percorsi

 

Italia =__3.380 km Matino – Ventimiglia = __1.585 km Como – Matino (con giro del Salento) 1.795 km

Francia = ___1.817 km Menton – La Jonquera =___ 688 km Hendaye – Havay = _____1.130 km

Spagna = ___2.978 km La Jonquera – Ayamonte = ____1.995 km Tui – Irun =___ 983 km

Portogallo = ____955 km Ayamonte Valenca =____ 955 km

Belgio = ______220 km Havay Antwerpen =_____220 km

Olanda =_____ 361 km Antwerpen Berta = _____361 km

Danimarca = ____403 km Padborg Frederikshavn = __403 km

Norvegia =______150 km Oslo Halden = ________150 km

Svezia = ______607 km Swindesund Trelleborg = ___607 km

Germania = _______1.840 km Bunde – Flensburg = ____370 km Rostock – Gottmadingen = __1.470 km

Svizzera = ____525 km Buch Chiasso =__ 525 km

Totale___________________________13.236 km

.Documentazione

Ho voluto fare la documentazione fotografica, per documentare il tragitto intero, dall’inizio alla fine.

Anzi per essere più precisi, dagli allenamenti fin dopo l’arrivo, esistono foto digitali che sono state pubblicate sul sito internet dedicato all’evento, www.girodeuropa.com .

Per rendere partecipe chi è interessato dei viaggi avventurosi, amanti delle bici, curiosi in generale.

E magari sottolineare il racconto dell’avventura con un accento visivo, cercare di dare alle Parole un tocco vitale.

Perché questa non è stata solo un’avventura o un semplice viaggio vacanziero, ma un patrimonio di sentimenti vissuti reali in luoghi diversi e in circostanze diverse, e cerco attraverso questa preziosa documentazione di condividere con voi quel che ho provato, sentito, vissuto e appreso.

Non esagero se dico che dietro ogni foto c’è un piccolo o grande racconto, sono a vostra disposizione per qualsiasi domanda, chiedete e sarò felice di rispondervi.

Oltre alle foto scattate maggiormente da me, ho girato anche parallelamente un video

.L'alimentazione

Per poter affrontare un giro in bici di questa portata, è naturalmente importante e fondamentale una giusta alimentazione, fin qui credo che siamo tutti dello stesso parere.

Prima di partire per il GIRODEUROPA mi sono dovuto sottoporre a dei controlli accurati dello stato di salute, e sono stato consigliato dal mio medico di seguire un programma di alimentazione adeguata agli sforzi che mi aspettavano, quindi non uno sforzo di una corsa concentrata in una sola giornata, bensì 150 giorni di pedalate leggere ma costanti, e per di più con una bici pesante.

Purtroppo non ho potuto seguire questo programma fino in fondo.

Dunque ho deciso strada facendo di adeguarmi alle necessità, in pratica ho seguito in parte il programma, quindi nel corso della giornata cercavo di nutrirmi di frutta panini e di yogurt, a sera invece in tenda mi cucinavo della pasta condita di sughi in barattoli precotti, ceci, fagioli, a volte anche una semplice zuppa, o un’insalata.

A volte capitava x mia fortuna, di essere invitato a cena da gente che incontravo per strada, talvolta da qualche parente, o amico.

Si parla e si scrive tanto della comunità europea, circa il mercato libero, e al tentativo di bilanciare i prezzi, ma qui si pone un altro problema, purtroppo ho constatato che ci sono differenze di prezzi a volte abissali tra una nazione e un’altra.

Faccio un esempio,un caffè, mentre da noi in Italia nei bar lo paghi dai 60 ai 90 centesimi, in Francia costa attorno a 1.50 e 2.30, in Germania circa 3.50, e in Norvegia addirittura sui 6 euro.

E così poi tanti altri prodotti primari, come ad esempio la frutta, nei paesi scandinavi costa un patrimonio, mentre in Portogallo o Spagna pochissimo.

Ho mangiato raramente nei ristoranti, mi rifornivo spesso nei supermercati, ma dovevo fare sempre attenzione con i prodotti deperibili per via del caldo, e non potevo fare grandi rifornimenti per mancanza di spazio.

Per dissetarmi avevo 2 borracce di acqua da un litro e mezzo in totale, che cercavo sempre di tenerle piene, spesso mi fermavo nei bar, e le facevo riempire dal rubinetto, tante volte dalle fontane, e questo dipendeva comunque dalla zona in cui mi trovavo, è successo di rado che sono rimasto all’asciutto.

Un altro problema da non sottovalutare era quello della bici, cioè quando dovevo lasciarla fuori incustodita per entrare nei market, mi portavo appresso la borsa estraibile del manubrio, dove conservavo tutto quel che era importante e prezioso, chiudevo la bici con un catenaccio, e speravo di ritrovarla al mio ritorno.