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Gli scopi dell'iniziativa
Viaggio nei territori palestinesi - attraverso gli occhi di Handala nasce dalla volontà di denunciare le condizioni indignitose in cui sono costretti a sopravvivere quotidianamente i palestinesi sotto l'assedio di un'occupazione militare senza tregua, portati spesso in condizioni estreme di diperazione, con i riflettori puntati addosso ma abbandonati dal resto del mondo. Oltre agli interventi previsti in programma, all'incontro interverrano anche due volontari palestinesi del Medical Relief Centre di Nablus: WAJDI YAEESH e ASHRAF AJOUB. La nostra speranza è che dall'incontro - dibattito e dalla mostra possano intrecciarsi delle azioni comuni di denuncia della continua violazione dei diritti umani e di sostegno a iniziative e progetti relizzati nei territori occupati. Sostenete l'iniziativa Potete sostenere l'iniziativa Viaggio nei territori palestinesi: - che con la vostra presenza - divulgandola il più possibile - con un sostegno economico che può consistere: semplice sottoscrizione; acquisto di prodotti dell'artigianato palestinese presso la Bottega del Mondo di Mesagne; acquisto di un biglietto (solo 1 €) per partecipare all'estrazione di vassoio-6 tazzine da caffè-zuccheriera in ceramica (artigianato Palestina) del valore di 42 € (estrazione 3 aprile, presso la sala mostre del castello).
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ATTRAVERSO GLI OCCHI DI HANDALA
Handala, quasi completamente ignoto a noi occidentali, è ben conosciuto nel medio-oriente ed è, per i palestinesi, un simbolo di resistenza. Ma chi è Handala? Ecco una delle descrizioni più belle fatte di lui. "Di spalle" di Vauro Senesi "E' un bambino, piccolo, un po' spelacchiato, piedi nudi e toppe sui vestiti, difficile vederne il volto perchè sta sempre di spalle. E' così che Naji Al Ali disegnava Handala, il suo personaggio principale. Handala c'è in quasi tutte le vignette di Naji, una presenza muta, ma ostinata. Come quella del popolo palestinese al quale si vuole negare identità, ma che come Handala, c'è. Handala senza volto riesce a gridare contro la negazione. Volta le spalle a chi ha voltato le spalle al dolore dei palestinesi e guarda, guarda le vicissitudini della sua gente che Naji disegna con amore. Se sul volto di Handala ci sono lacrime o sorrisi solo quella gente potrà scorgerli, perchè è girato costantemente verso di loro. Voglio immaginare anche Naji di spalle, mentre disegna con quel suo tratto sottile ed insinuante come la sabbia del deserto, curvo sul foglio sul quale tesse il racconto del suo popolo, mischiando all'inchiostro il dolore e l'ironia, la rabbia e la poesia. Tutta la sua intelligenza e la sua fantasia costrette dall'amore a concentrarsi su un dramma. Quanti fogli ha riempito. E Handala, con la sua schiena, sempre lì, forse per tenerci un po' distanti da quei disegni di cui fa parte e che gli appartengono. E' lui il primo a guardarli. Noi possiamo solo sbirciare da dietro le sue spalle imparando la DIGNITÁ. Noi gli occidentali, noi gli israeliani, noi gli emiri o i piccoli dittatorelli dei regimi arabi, perchè il popolo di Palestina è dall'altra parte del foglio e può vedere il volto di Handala in quello dei tanti bambini, suoi figli che colmano con le loro risa, i loro giochi e troppo spesso con le loro morti, le strade polverose dei campi profughi, i vicoli antichi di Gerusalemme e gli uliveti d'argento della Cisgiordania. Naji aveva la fortuna degli artisti, poteva usare il foglio come una porta magica, attraversarlo e raggiungere la sua terra anche dall'esilio. Naji aveva la generosità dei poeti e cercava di portarci con se, per aiutarci a capire. Naji è morto, è stato ucciso, rimane solo Handala. Chissà forse se impareremo a guardarlo con gli occhi di un palestinese un giorno si girerà verso di noi." Prefazione del libro "No al silenziatore" TracceEdizioni.
http://www.tmcrew.org/int/palestina/najialali/handala.htm Ulteriori informazioni: www.handala.org http://www.tmcrew.org/int/palestina/najialali/ http://www.lacaverna.it/palestina/index_pal.htm |
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Peacecycle è giunta in Palestina le ultime notizie e le foto in:
La testimonianza di Girolamo Girolamo è l'unico Italiano ad aver preso parte a Peacecycle. Arrivato in Palestina è stato testimone oculare delle violazioni dei diritti umani. Con questa lettera ci informa della sua esperienza Ciao Tonia, sono Girolamo, appena tornato dalla Palestina dopo le ultime peripezie per raggiungere l'Italia, anche se rimarrò a casa solo 2 giorni. L'esperienza è stata molto forte, soprattutto perchè ci si rende conto di quanto le informazioni siano manipolate, e al ritornare in italia si ha una sensazione di impotenza nel sapere quello che succede lì. Le violazioni di diritti umani sono incredibili e le storie che la gente ha vissuto in primo piano e racconta lasciano senza parole. A volte ciò che si vede sembra l'ambientazione post-atomica di un film, altre volte quello che da qui sembra pericolosissimo, lì è assolutamente tranquillo, così come assolutamente ospitali sono i palestinesi. Dopo la fine della pedalata ci siamo un pò sparpagliati pur rimanendo sempre in contatto: sono andato qualche giorno in una scuola per bambini ciechi ad insegnare a modellare l'argilla, e poi in alcuni posti come hebron e ramallah insieme ad alcuni del gruppo. Una delle ragazze ha deciso di rimanere lì, gli altri sono tornati tutti, soltato 2 tornavano oggi ma non so ancora se hanno avuto problemi a varcare il confine dopo gli attentati. Spero che si riesca a realizzare qualcosa in Italia, rimango in contatto con gli organizzatori e vi farò sapere: ditemi se c'è la possibilità di realizzare conferenze dalle parti vostre, per mettere le persone a conoscenza di ciò che succede, e far comprendere che la nostra idea del medio-oriente è completamente sbagliata. Sono molto impegnato e domani parto per la sicilia ed inizio a lavorare come bike tour leader, ma mi farò risentire quando torno. dai un'occhiata al sito per gli aggiornamenti, www.thepeacecycle.org ciao e grazie ancora di tutto Girolamo
Venerdì 10 settembre Mesagne
tappa di pellegrinaggio verso la Terra Santa Sarà
accolto a Mesagne PEACECYCLE
il “Giro della Pace”
costituito da una delegazione internazionale di 25 ciclisti che porterà a
Gerusalemme un messaggio di pace e speranza che possa superare i muri di
violenza, odio e disperazione che dividono israeliani e palestinesi. I
ciclisti del “Giro della Pace” saranno accolti al loro arrivo,
previsto nel tardo pomeriggio, presso la villa comunale e ospitati per la
cena e il pernottamento presso l’ex-convento Cappuccini messo a
disposizione dall’amministrazione comunale. All’accoglienza
farà seguito
L’accoglienza
della tappa a Mesagne del “Giro della Pace” è a cura
dell’associazione Cicloamici
dell’Amministrazione Comunale di Mesagne e sostenuta dal: Comitato
di solidarietà per il popolo
palestinese(Brindisi); Associazione Runi
Runi (Mesagne); Agesci II (Mesagne);
Parrocchia Mater Domini (Mesagne);
Io Donna (Brindisi); La
casa nella roccia (Brindisi). Ulteriori
informazioni: www.peacecycle.com www.assopace.org
www.cicloamici.it
I
cicloamici e l'Amministrazione cittadina di Mesagne
si stanno adoperando per fare di Mesagne una tappa di questo
percorso di pace. Il passaggio per Mesagne è previsto per il 10
settembre. L'Amministrazione
Comunale
assieme all'Associazione Cicloamici stanno organizzazando una calorosa
ospitalità. L' Amministrazione Comunale fornirà vitto e alloggio ai ciclisti (circa 30) rendendo disponibile l’ “Albergo del Pellegrino” presso la Chiesa della Madonna della Misericordia. Il moderno asilo dei pellegrini è stato realizzato con finanziamenti per il Giubileo proprio per accogliere pellegrini in marcia verso luoghi di pellegrinaggio. Il “Giro della Pace” promuove, ancora una volta, Mesagne come città di Pace e sensibile all’uso della bicicletta quale mezzo di trasporto rispettoso dell’ambiente. Questo
“moderno pellegrinaggio ciclistico” in Terra Santa con tappa a Mesagne
sarà nella continuità storica dei pellegrinaggi del passato che
sostavano nel nostro paese prima dell’imbarco alla volta dell’Oriente.
The Friends of Al-Aqsa, The
Palestine Solidarity Campaign, The International Solidarity Movement, The
Muslim Association of Britain, The Holy Land Trust, The Annur Youth
Association (Bethlehem), Gush Shalom (the Israeli Peace Bloc),Al-Awda
Right of Return Coalition. Informazioni riguardanti il “Giro della Pace” sono sui siti internet: Per informazioni aggiuntive su peacecycle a Mesagne, per offrire il proprio contributo di qualsiasi tipo (di edee, logistico, economico) il riferimento organizzativo a Mesagne è Tonia cui possono essere indirizzate richieste e informazioni
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tra agosto e settembre ciclisti provenienti da varie parti del mondo attraverseranno l’Europa fino a giungere, il 28 settembre, a Gerusalemme. Il progetto del “Giro della Pace”, promosso e sostenuto da diverse organizzazioni pacifiste internazionali, è al di sopra di credi politici e religiosi ed ha la finalità di superare i nuovi muri che si stanno ergendo sostenendo invece la possibilità di un percorso che porti finalmente ad una convivenza pacifica e dignitosa per entrambi i popoli, israeliano e palestinese, che ristabilisca in Terra Santa la rispettosa integrazione tra le diverse religioni, ebraica, cristiana e musulmana. Idea del progetto è anche quella di promuovere iniziative a livello locale nei comuni che verranno attraversati e la raccolta di aiuti umanitari che saranno inviati alla popolazione palestinese Per
la realizzazione di questa iniziativa è stata scelta la bicicletta quale
mezzo pacifico amico dell’ambiente e salubre. I ciclisti del “Giro
della Pace” attraverseranno anche la Puglia per arrivare a Brindisi da
cui, l’11 settembre, si imbarcheranno per raggiungere la Grecia. PEACE
CYCLE
Agosto - settembre in bici da tutta Europa a Gerusalemme Attraverso il suo messaggio il "Giro
della Pace" si farà testimone della occupazione israeliana delle
terre palestinesi e chiederà una soluzione che porti ad una pace lunga e
duratura tra i popoli israeliano e palestinese.
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brian.thepeacecycle@ntlworld.com
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