Rocambolesca bonifica a Monte S. Angelo

Questa è una incredibile storia di bonifica e di amicizia. Ha per protagonista Luciano un ecologista generoso e coraggioso, e le persone che lo hanno conosciuto aiutato e gli sono diventate amiche nel compiere l’opera.

Cominciamo dall’epilogo: “Buongiorno, sono Luciano Paolantonio e sono lieto di annunciare che Bisogna modificare la piantina delle discariche, infatti ieri abbiamo finito di raccogliere gli ultimi pezzi dell’auto, quella che si trova in località Monte Sant’Angelo.”

Luciano aveva appreso della nostra campagna di denuncia e segnalazione dell’abbandono dei rifiuti aderendo con entusiasmo ed un pizzico di follia. Un auto probabilmente rubata e gettata in una scarpata nei pressi di monte S. Angelo. Siamo in una delle aree naturalistiche più belle e panoramiche del Gargano nei pressi di Monte S. Angelo. Passaggio mozzafiato per i tanti pellegrini che si recano al santuario di San Michele a Monte S. Angelo. Luciano ha notato lo scempio e non è riuscito a star fermo. Ci scrive:

“Ho iniziato il 22 gennaio, fortunatamente il 23 quando sono tornato ho trovato già altri 2 volontari per portare su i pezzi, così mi potevo concentrare allo smontaggio dell auto.

Ebbene sì Luciano si è messo a smontare pezzo pezzo quella maledetta auto e a trascinare su per la scarpata i pezzi in cui l’ha smontata. Con un flex a batteria ha affettato la carrozzeria per rendere possibile il trasporto a mano dei frammenti.
Ci tiene a segnalare chi lo ha aiutato: il gsd gruppo speleologico dauno e la vertical Air service che ha prestato gli attrezzi.
Di sotto la spettacolare sequenza di immagine che documenta questa opera di recupero.
Quando gli abbiamo chiesto il permesso di pubblicare le foto postate, così ci ha risposto:

“Certo, spero di essere un fiammifero per un prossimo incendio

3 pensieri su “Rocambolesca bonifica a Monte S. Angelo”

  1. I rifiuti sono il più grande problema dell’umanità e il lavoro svolto da quest’uomo fa ben sperare per l’umanità intera. È un messaggio potente perché indica come con l’impegno e la costanza si possa trasformare un rifiuto in consenso. Non consenso del rifiuto in sé, quello è inciviltà, ma unanime consenso per il modo in cui è stato gestito. Da Oscar.

  2. Siete stati esemplari. I cerini dai quali vorremmo si propagasse un incendio …ma di Amore , rispetto e impegno concreto per la Nostra Grande, Bella E MERAVIGLIOSA CASA COMUNE.!!!

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