In bici a Torre Guaceto .. con tuffo

Domenica 20 Giugno i Cicloamici dedicano la giornata nazionale dei Cicloturismo agli itinerari cicloturistici del Canale Reale e Torre Guaceto

A Torre Guaceto in bicicletta lungo gli argini e la lama del Canale Reale partenze a scelta da Ostuni o Mesagne. E’ questa l’esperienza che proponiamo per la giornata nazionale del cicloturismo del 20 giugno. L’evento in collaborazione con il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto e con Ciclovagando.I due itinerari lungo il percorso della civiltà rupestre e la riserva di Torre Guaceto rientrano nella giornata europea del patrimonio culturale.
Escursioni a tema naturalistico e balneare alla (ri)scoperta della Riserva Naturale di Torre Guaceto della foce e della lama del Canale Reale.

🍂 Programma dell’escursione da Ostuni: partenza presso stazione FS di Ostuni ore 9:15. Da Brindisi è possibile prendere il regionale delle ore 8:18. Itinerario di media difficoltà di 60Km).
Raggiungeremo torre guaceto percorrendo percorsi dimenticati su suggestivi passaggi sterrati altre emozioni ci attendono al ritorno da Torre Guaceto verso la stazione di Ostuni…
Rientro a Ostuni intorno alle 18:00. Difficoltà media. (capogita Giuseppe Consaga)

🍂 Programma dell’escursione da Mesagne: partenza da Piazza IV Novembre ore 9:15. Itinerario medio (55Km).Percorso di circa 50 Km su strade secondarie asfaltate sterrato lungo i margini del Canale reale. Rientro a Mesagne intorno alle 18:00. Difficoltà medio facile. (capogita Antonio Licciulli)

🍂 Noleggio biciclette dalla società Ciclovagando al costo convenzionato di 10 euro per l’intera giornata.
Prenotazione al numero 330 985255 (Anna Rita) http://www.ciclovagando.com/

🍂 Cicloamici e Canale reale 17 anni di impegno a tutela del percorso della civiltà rupestre https://www.cicloamici.it/…/la-via-verde-del-canale-reale/

🍂 Costi
Contributo assicurativo RC per i non soci pari a 3 euro.
🍂 Pranzo
A sacco, tutti portano per se e qualcosa per i capigita
🍂 Tutela anticovid
I partecipanti sono tenuti a rispettare le norme di distanziamento e a indossoare la mascherina. I partecipanti sono anche invitati a prendere visione del decalogo con i consigli anticovid predisposto da Carmela Grisolia : https://www.cicloamici.it/wp/2020/05/22/decalogo-per-pedalare-in-fase-2/

🍂 Iscrizioni:
Richiediamo cortesemente ai partecipanti di iscriversi mediante il modulo online . Compilando online il modulo di iscrizione è obbligatorio dichiarare di non essere in quarantena e di non avere sintomi del COVID.

https://www.cicloamici.it/wp/modulo -di-iscrizione-alle-escursioni/  

🍂 Info e capigita: Giuseppe Consaga 331 5251878‬, Antonio Licciulli 3333744725


Un intero weekend con un ricco calendario di iniziative in tutta Italia per celebrare il cicloturismo. Due giornate, sabato 19 e domenica 20 giugno, per salire in sella alla propria bicicletta e andare alla scoperta di quanto di più bello l’Italia ha da offrire. È con questo spirito che FIAB e ActiveItaly, la rete di Tour Operator italiani specializzati nel turismo attivo e sostenibile, organizzano la prima edizione delle Giornate Nazionali del Cicloturismo, per promuovere il turismo in bicicletta come volano economico e chiave di rilancio per l’economia locale e per far ripartire il settore turistico in sicurezza.

Tutti possono avvicinarsi all’esperienza del cicloturismo partecipando alle tantissime e facili escursioni su due ruote proposte durante il week-end dagli operatori della rete ActiveItaly e dalle 190 associazioni FIAB locali presenti su tutto il territorio nazionale. Il calendario è in costante aggiornamento sul sito andiamoinbici.it.

Ciclovie, 110.000 euro di indotto annuo per ogni chilometro
Fiab, ogni euro investito ne frutta 3,5 al territorio

Articolo di Stefano Secondino apparso su Ansa

Ogni euro investito per costruire una ciclovia ne restituisce 3,5 al territorio, ogni chilometro di percorso ciclabile genera un indotto annuo di 110.000 euro per la zona attraversata. Una rete di ciclovie diffuse e ben organizzate frutterebbe 2 miliardi di euro all’anno al Belpaese, con un impatto ambientale minimo. Sono i numeri più interessanti emersi stamani a un webinar sul cicloturismo della Fiab, la federazione italiana delle associazioni ciclistiche.
Il turismo in bicicletta è una realtà ancora poco diffusa in Italia. Come ha messo in luce Carlo Cascione, del tour operator Activeitaly, “i turisti a pedali nel nostro paese sono soprattutto stranieri, dal Nord Europa e dagli Stati Uniti”. Ma il fenomeno è in crescita anche da noi, e il boom della bicicletta provocato dai lockdown (+20% di ciclisti nel 2020 rispetto all’anno precedente) non può che riflettersi sul cicloturismo. L’anno scorso, le visite sul sito bicitalia.org, che propone itinerari ciclistici, sono aumentate dell’84%.
Il governo peraltro dall’anno scorso ha cominciato a stanziare centinaia di milioni di euro per realizzare ciclovie (cioè percorsi ciclistici extraurbani) e piste ciclabili cittadine, con decreti ministeriali e con l’ultima legge di bilancio. Altri risorse sono state previste con il Recovery Plan. Il problema adesso sarà spenderli questi soldi. “Molte Regioni non hanno ancora usato i fondi stanziati gli anni scorsi per le ciclovie”, ha fatto notare Antonio Dalla Venezia di Fiab.
Per non parlare della legge 2/2018 sulla mobilità ciclistica: prevede una serie di piani nazionali per le bici che non sono mai stati messi neppure sulla carta.
Tuttavia, i progetti per il cicloturismo ci sono, e sono tanti. Il principale è quello delle 10 ciclovie nazionali: “Seimila chilometri che attraversano tutta l’Italia – ha spiegato Riccardo Capecchi, esperto del Ministero delle Infrastrutture -. L’obiettivo è realizzarle entro i termini del Pnrr (5 anni, n.d.r)”. Altra risorsa sono i 5.000 chilometri delle ferrovie dismesse: 1.055 sono già stati trasformati in ciclovie, gli altri sono ancora un patrimonio da valorizzare.
Poi c’è il progetto SIC2SIC, a cui sta lavorando l’Ispra (l’istituto di ricerca del Ministero della Transizione ecologica): un collegamento ciclabile attraverso la Rete Natura 2000, cioè le zone protette dalla Ue. Agostino Agostinelli di Federparchi ha spiegato che la sua organizzazione sta lavorando a una ciclovia che connetta le aree protette. “La bici può agevolare la corretta fruizione delle risorse paesaggistiche e naturali”, ha fatto notare Dante Caserta del WWF.
Ma quali sono in concreto i vantaggi del cicloturismo per i territori, al di là del fatto che le bici non inquinano? “Soprattutto la valorizzazione dei luoghi minori – spiega Carlo Cascione di ActiveItaly -. L’Italia rurale, un patrimonio lontano dai percorsi turistici di massa. Noi portiamo i cicloturisti a fare degustazioni, a scoprire i produttori locali e le piccole strutture recettive. Inoltre il turismo in bici si svolge in primavera e autunno, e permette di allungare la stagione”.

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