Ciclosentinelle: buona pratica per FIAB

Il coordinamento Apulo Lucano candida la campagna di segnalazione e denuncia e dell’abbandono illegale dei rifiuti come buona pratica per la FIAB.

Una buona pratica ambientalista


Un ciclista ecologista (cicloecologista), dotato di sensibilità civica non deve far finta di niente quando si imbatte in rifiuti e discariche. La campagna “ciclo sentinelle” vuole offrire indicazioni pratiche per segnalare e denunciare l’abbandono illegale dei rifiuti.
Con una appropriata organizzazione le associazioni FIAB possono diventare un prezioso ed efficace presidio sul territorio per prevenire e combattere il fenomeno delle discariche abusive e dell’abbandono dei rifiuti.
Dal dicembre 2020 un gruppo di associazioni ambientaliste FIAB apulo lucane sono impegnate in una campagna di sensibilizzazione e denuncia sul fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e delle discariche abusive. Tante sono le azioni intraprese e coordinate. In breve tempo la campagna ha raccolto simpatie e adesioni da parte di circoli WWF, legambiente e di gruppi informali di ambientalisti.

La campagna intrapresa dalle associazioni FIAB serve a sensibilizzare sulla grave emergenza dell’abbandono dei rifiuti sulle strade secondarie di Puglia e Basilicata. Fornisce una guida operativa per spiegare cosa fare quando andando per strada in bici o a piedi si incontra una cumulo di rifiuti o una discarica abusiva. La campagna ha prodotto a distanza di pochi mesi notevoli risultati con decine e decine di siti segnalati e denunciati ed una reazione a volte generosa ed efficace delle amministrazioni locali che hanno risposto alle denunce bonificando i siti in breve tempo, installando fototrappole.

Come organizzare la buona pratica

Diverse e coordinate sono le attività della campagna “ciclosentinelle” che proviamo a riassumere in 5 punti:
1) Formazione: campagna di informazione sui soci e simpatizzanti sugli aspetti giuridici e normativi relativi all’abbandono illegale dei rifiuti (articolo 192 del decreto legge 152/2006). Diffusione di un format di segnalazione e denuncia tipo
2) Creazione di un modulo e di un database per raccogliere le segnalazioni. Grazie alle informazioni fornite da compila i moduli online è possibile elaborare statistiche e dossier da rendere pubblici.
3) Costruzione della “Mappa dei rifiuti” interattiva ed aggiornata e condivisione della mappa in internet e sui social. La mappa dei rifiuti non solo segnala i siti inquinati ma si aggiorna man mano che i luoghi segnalati vengono bonificati assegnando un “bollino verde” e premiando in questo modo le amministrazioni virtuose.
4) Seminari online e campagna di informazione in collaborazione con le altre associazioni ambientaliste del territorio (Legambiente WWF).
5) Campagna di comunicazione su social e stampa “amica” e feedback positivi sulle buone pratiche adottate dai comuni e dai cittadini. Interazioni continue con coloro che hanno segnalato le discariche illegali per tenere aggiornata la mappa dei rifiuti.

Alcune considerazioni per inquadrare l’emergenza rifiuti in Puglia

Alcune delle associazioni aderenti al progetto

Enormi sono state le soddisfazioni per le denunce andate a buon fine in quanto le amministrazioni comunali di competenza nel giro di poche settimane dalla denuncia hanno provveduto a eseguire gli interventi di bonifica. Tra tutti i comuni additiamo il Comune di Brindisi come quello più sensibile e meritevole di riconoscimento per le operazione di ascolto e per gli interventi susseguenti.

scorri la tendina per apprezzare la strada per Apani: prima e dopo l’intervento di rimozione dei rifiuti, foto e elaborazione grafica di Piergiorgio Mossi.

Legenda:

Bidone rosso con sversamento: Segnalazione di una discarica abusiva da bonificare

Bidone verde:
Discarica abusiva bonificata a seguito della segnalazione

Le istruzioni per effettuare la segnalazione agli enti di competenza

Le organizzazioni impegnate nella campagna forniscono le linee guida per effettuare la segnalazione che può essere fatta a titolo individuale o per conto di una associazione. La denuncia può essere fatta al sindaco del Comune ove sono stati rinvenuti i rifiuti abbandonati, oppure alla Polizia Locale operante nel Comune dove è avvenuto il rilevamento. Noi suggeriamo comunque di fare la denuncia con lettera cointestata al sindaco. La comunicazione in questo caso sarà necessariamente protocollata e rimarrà agli atti.

La presenza dei rifiuti può essere segnalata mediante:
PEC all’indirizzo di posta elettronica certificata dell’ufficio di Polizia Locale e/o del sindaco e/o dell’assessorato con competenze in materia ambientale;
a voce (con dichiarazione che sarà trascritta dal pubblico ufficiale che la raccoglie); sia la polizia che l’ufficio del sindaco rilasceranno una copia della denuncia con timbro di ricevuta;
per iscritto (a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno o con denuncia consegnata a mano). E’ consigliato utilizzare la raccomandata a/r. In questo modo si ha certezza che la segnalazione è stata ricevuta.

Se intendi aderire alla campagna di denuncia dei cicloamici allora puoi anche fornirci le informazioni con un modulo da compilare online e a cui allegare le foto

In caso di inerzia del Comune a intervenire, e in caso di ritrovamento di rifiuti speciali o pericolosi si può presentare la segnalazione-denuncia alla Procura della Repubblica a cui fa riferimento il Comune.
La segnalazione va sempre sottoscritta. Ricordate bene che le segnalazioni e le denunce anonime non vengono prese in considerazione.
Fondamentale è fornire in maniera completa i nostri dati in modo da essere facilmente raggiungibili per ulteriori chiarimenti da parte delle autorità.
Per rendere efficace la denuncia è opportuno allegare foto o video dei rifiuti rinvenuti ed essere il più possibile esaustivi e precisi rispetto alla localizzazione dell’area, alla tipologia dell’area stessa, alla qualità e quantità dei rifiuti.
Vi consigliamo di conservate una copia della denuncia e delle foto/video che consegnate a supporto della segnalazione.

Cosa deve contenere la segnalazione
Nella segnalazione devono essere contenute in maniera sintetica ed esaustiva tutte le informazioni necessarie al ricevente per accertare in maniera rapida il fatto:
Localizzazione dell’area: si devono fornire le indicazioni precise su dove si trovi l’area; fornire l’indirizzo oppure le coordinate gps (anche tramite smartphone) è la soluzione ideale.
Tipologia della zona: oltre ad indicare la tipologia dell’area (margine di strada, terreno coltivato, bosco, corso d’acqua, …) indicare se si tratta di un’area “aperta” oppure recintata o nella proprietà di qualcuno.
Quantità e qualità dei rifiuti: specificare se i rifiuti sono all’interno di contenitori, se sono chiusi o aperti, il numero di questi contenitori ed eventualmente odori particolari provenienti dai contenitori. Evitate di frugare tra i contenitori senza protezioni adeguate.

Individuazione del momento in cui è avvenuto l’abbandono: se è noto possiamo anche indicare il momento dell’abbandono. Es. se passo alla sera dalla strada X e ci ripasso al mattino e noto dei rifiuti abbandonati che non c’erano la sera prima è evidente che l’abbandono è avvenuto durante la notte;
Testimoni: possiamo anche inserire il nome o i nomi di altre persone che si sono accorti di quanto avvenuto.
Documentazione fotografica/video: supportare la segnalazione con del materiale fotografico o video è decisamente importante e necessario soprattutto per evidenziare e descrivere meglio la tipologia di rifiuti, la quantità e il loro stato. Non è necessario presentare tantissime fotografie, è importante che quelle consegnate siano ideali per far capire meglio la segnalazione.

Indirizzi PEC per inviare la segnalazione

Consigliamo di effettuare la segnalazione a titolo individuale o associativo mediante invio per E-mail all’indirizzo di posta elettronica certificata delle autorità competenti.
E’ importante individuare in quale territorio comunale ricade la discarica abusiva e indirizzare la segnalazione agli uffici preposti. Tipicamente i servizi di ambiente e igiene urbana e la polizia locale.
A titolo di esempio (ma non esaustivo) riportiamo le PEC di alcune autorità locali.

Mesagne
Polizia locale Mesagne: vigili@pec.comune.mesagne.br.it
Servizi ambientali: ambiente@pec.comune.mesagne.br.it 
Brindisi
Ambiente e igiene urbana: ufficioprotocollo@pec.comune.brindisi.it
Polizia locale Brindisi: poliziamunicipale@pec.comune.brindisi.it

Riferimenti giuridici e normativi

Definizione di “rifiuto”
Per rifiuto si intende qualsiasi sostanza o oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o l’obbligo di disfarsi [Art. 183, D.L., n.152 del 3.4.2006]; i rifiuti sono classificati in categorie a seconda della provenienza, della potenziale pericolosità nei confronti dell’ambiente e della salute e dell’impatto sul luogo in cui sono abbandonati.

Discarica abusiva

In caso di discarica abusiva la situazione è un po’ diversa rispetto al “semplice” abbandono. Formalmente ci troviamo di fronte alla stessa tipologia di reato, cioè l’abbandono di rifiuti in un luogo non predisposto a tale scopo, ma si tratta di reati generati da due comportamenti diversi. Infatti una discarica è un luogo in cui si ha l’abbandono di rifiuti in modo continuo e stabile (questo differenzia la discarica dall’abbandono dei rifiuti, che avviene in maniera occasionale e discontinua). Anche in questo caso occorre fare una segnalazione, facendo ancora più attenzione ai dettagli ed alla relativa descrizione (in particolare dell’area in cui si trova questa discarica e delle zone che sono nelle vicinanze, per esempio canali di irrigazione o corsi d’acqua).

Le sanzioni
Le norme in materia ambientale vietano l’abbandono ed il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo (e nel suolo), così come è vietata l’immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido oliquido, nelle acque superficiali e sotterranee [Art. 192, D.L., n.152 del 3.4.2006]. L’abbandono dei rifiuti prevede una sanzione amministrativa pecuniaria ed inoltre il “colpevole” è tenuto a procedere alla rimozione, all’avvio al recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi (in caso di mancato ottemperamento può scattare l’arresto fino ad un anno).
Il Sindaco ricevuta la segnalazione è tenuto a disporre con ordinanza le operazioni necessarie ed il termine entro cui provvedere, decorso il quale procede all’esecuzione in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate.

Articolo 192 Codice dell’ambiente

L’articolo 192 del decreto legge 152/2006 anche noto come Codice dell’ambiente disciplina le modalità di gestionedei rifiuti abbandonati
Fonti » Codice dell’ambiente » PARTE QUARTA – Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati » Titolo I – Gestione dei rifiuti (artt. 177-216 ter) » Capo I – Disposizioni generali

1. L’abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul suolo e nel suolo sono vietati.
2. è altresì vietata l’immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee.
3. Fatta salva l’applicazione della sanzioni di cui agli articoli255 e 256, chiunque viola
i divieti di cui ai commi 1 e 2 è tenuto a procedere alla rimozione, all’avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi in solido con il proprietario e con i titolari di diritti reali o personali di godimento sull’area, ai quali tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpa, in base agli accertamenti effettuati, in contraddittorio con i soggetti interessati, dai soggetti preposti al controllo. Il Sindaco dispone con ordinanza le operazioni a tal fine necessarie ed il termine entro cui provvedere, decorso il quale procede all’esecuzione in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate.
4. Qualora la responsabilità del fatto illecito sia imputabile ad amministratori o rappresentanti di persona giuridica ai sensi e per gli effetti del comma 3, sono tenuti in solido la persona giuridica ed i soggetti che siano subentrati nei diritti della persona stessa, secondo le previsioni del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni


Il Responsabile dell’ufficio tecnico comunale è competente ad adottare nei confronti di A.N.A.S. un’ingiunzione alla rimozione dei rifiuti abbandonati.
L’ufficio tecnico è incompetente ad adottare un ordine di bonifica, decontaminazione e risanamento igienico del sito, trattandosi di adempimenti che vanno oltre la gestione e pulizia delle strade, e sono strettamente espressione di un rimedio sanzionatorio per la violazione del divieto dell’abbandono dei rifiuti, rientrante nell’ambito di operatività
dell’art. 192 del D.Lgs. n. 152 del 2006.
Il comma 3 dell’art. 192 enuclea, infatti, tale competenza in capo al Sindaco. (Riforma T.a.r. Puglia Lecce, Sez. I, n. 2975/2009). L’art. 14 del codice della strada impone direttamente al concessionario la pulizia delle strade e delle loro pertinenze. Di conseguenza, l’art. 192 del D.Lgs. n. 50 del 2016, ai sensi del quale chiunque viola il divieto di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti sul suolo è tenuto «a procedere alla rimozione, all’avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi in solido con il proprietario o con i titolari di diritti reali o personali di godimento sull’area, ai quali tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpa, in base agli accertamenti effettuati, in contraddittorio con i soggetti interessati, dai soggetti preposti al controllo» può anche trovare applicazione nei confronti dell’A.N.A.S., con riferimento alle strade dalla stessa gestite, tenendo conto degli obblighi specifici che su di essa gravano, purché la condotta dell’abbandono le sia imputabile a titolo di dolo o di colpa.

Seminari e momenti formativi per i cittadini e le organizzazioni aderenti

Gianni-Grassi-MICRO-DISCARICHE

Aspetti tecnici e implicazioni legali del grande fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Punto di partenza il “codice dell’ambiente” (DL152/2006) e l’arti.192 relativo

Fonti

Brocardi.it – Articolo 192 Codice dell’ambiente
Abbiamo raccolto le raccomandazioni e note dal manuale CAI Emilia Romagna di cui consigliamo la lettura

La “Mappa dei rifiuti

Fulcro della campagna di denuncia e segnalazione è una mappa interattiva e multimediale dove sono riportati i siti con rifiuti abbandonati e discariche abusive. La mappa denuncia i siti inquinati e nel contempo segnala i luoghi che in seguito alle denunce e segnalazioni vengono progressivamente bonificate dagli enti competenti o dai privati Ma voler bene alla nostra terra significa anche dire le cose che non vanno e poi denunciarle e poi portarle all’attenzione delle autorità competenti e della stampa.
Così la nostra Mappa dei rifiuti rappresenta un modo per sensibilizzare e invitare a rimuoverli.
In fondo a questo dossier i cicloamici riportano i luoghi dove anno individuato cumuli di rifiuti e discariche abusive. Se vuoi segnalare ai Cicloamici i rifiuti che hai incontrato durante la tua escursione puoi farlo compilando il modulo di sotto in maniera anonima ma meglio indicando il tuo nome e i tuoi recapiti in modo che ti possiamo intervistare e rendere conto della gravità. Se ci indichi con precisione il logo possiamo anche recarci in bici per effettuare noi le denunce.

Modulo online per la segnalazione

La mappa dei rifiuti è costruita in modo partecipato. Tutti i cittadini possono contribuire anche in forma anonima. Un modulo è stato realizzato per raccogliere e catalogare le segnalazioni in un database e fornire statistiche e dati minuziosi.

Puoi segnalare tu in prima persona alle autorità competenti la presenza di discariche e rifiuti abbandonati. Per farlo scarica il documento word a questo link e compilalo.
Inviale per posta oppure all’ufficio protocollo del Comune nel cui territorio ricade la discarica oppure al comando della Polizia Urbana del comune

Il supporto fotografico

Ampia discarica con conferimento abituale nel comune di Oria

I dati raccolti attraverso i questionari

Al momento della segnalazione il nostro questionario online prevede la raccolta di alcuni dati. I dati forniti nelle segnalazioni vengono utilizzati per costruire le statistiche che fanno luce sul tipo di rifiuti e sul tipo dei luoghi scelti per l’abbandono. Sono riportate di sotto le prime elaborazioni ricavate dalle segnalazioni finora classificate.

Nell’istogramma sono indicate le diverse tipologie di rifiuti segnalate nel nostro database e la relativa frequenza. I rifiuti domestici sono quelli più frequenti ma ad alta frequenza sono purtroppo i pannelli in Ethernit.
I rifiuti sono vigliaccamente deposti a bordo strada nella maggior parte delle segnalazioni ma ghiotte occasioni sono anche i terreni senza recinzione.
I territori che per i criminali ambientali non rappresenta alcunchè di rilevante per i nostri segnalatori rappresentano aree di grande rilevanza paesaggistica.
La piaga dell’abbandono non è fenomeno del passato ma una pratica frequente e incessante.

Un impegno che viene da lontano

Nel lontano 2004. fu elaborato per la prima volta un dossier sui rifiuti su questo sito. Pigiando sulla pagina sotto appariranno le foto e le denunce compiute in quegli anni. Dalle discariche nel Parco del Gargano, al Pulo di Altamura alle cave abbandonate in Provincia di Brindisi. Per fortuna molte di quelle discariche, grazie anche alle nostre denunce, sono state bonificate.

La lettera aperta dell’agenzia cicloturistica Butterfield & Robinson su invito dei Cicloamici ha redatto questa lettera aperta ai pugliesi e alle autorità compententi

Butterfield & Robinson 
Toronto, Canada, li 8 luglio 2005

Lettera Aperta
A tutte le autorita` pugliesi responsabili dell’ambiente 

Butterfield & Robinson e` una agenzia cicloturistica riconosciuta nel mercato nordamericano come il piu` prestigioso tour operator del proprio settore. Da oltre quarant’anni organizziamo giri da 4 a 12 notti nel mondo intero, dai vari paesi europei a mete piu` esotiche come l’Argentina, l’India, ed il Vietnam. Nel mio ruolo di Program Director, sono il responsabile dei nostri 20 itinerari europei in bicicleta. Negli ultimi anni la Puglia e` sempre stata la destinazione piu` ricercata in assoluto fra la nostra clientela, non solo in Italia o Europa, ma in tutto il mondo. Questa popularita` sara` dovuta alle ottime strada ciclabili che ci sono, ma anche all’ospitalita` della gente, la cucina tipica straordinaria, e una serie di alberghi piu` che validi. Ultimamente, pero`, si inizia a sentire dei commenti decisamente negative a proposito le discariche che caratterizzano gran parte delle strade da noi percorse. Per il cicloturista abituato ai paesaggi puliti come quelli della Toscana o della Francia, tali sembrano un inspiegabile segno di pigrizia dalla parte di sia il governo che il popolo generale. Con la recente moltiplicarsi di queste zone rifiuti, il meraviglioso ambiente pugliese, che dovrebb’essere ideale per chi viaggia su due ruote, sta diventando invece una regione di “potenziale sprecato.” I nostri clienti tornano a casa a lamentarsi con noi per la situazione, e non sorprendentemente, nel 2005 vedremo un netto calo nell’affluenza in zona, rompendo una lunga serie di anni di crescita. Neanche gli avvenimenti dell’11 settembre 2001 erano riusciti a fare altrettanto. Dalla parte della mia organizzazione, esorto tutte le autorita` responsabili di agire tempestivamente per eliminare le immondizie esistenti. Inoltre prego tutti di fare il necessario pur di prevenire situazioni future simili, tramite la creazione di discariche legali e accessibili, con una campagna istruitiva che farebbe capire alla populazione locale l’importanza del risanamento e della protezione delle zone di campagna. Sarei lieto di approfondire la discussione telefonicamente con chiunque ne abbia voglia. 

In fede, Chris Mark , Program Director, Biking Journeys Butterfield & Robinson 

Altre buone pratiche

La via verde del Canale reale

Enormi sono state le soddisfazioni per le denunce andate a buon fine in quanto le amministrazioni comunali di competenza nel giro di poche settimane dalla denuncia hanno provveduto a eseguire gli interventi di bonifica. Tra tutti i comuni additiamo il Comune di Brindisi come quello più sensibile e meritevole di riconoscimento per le operazione di ascolto e per gli interventi susseguenti.

scorri la tendina per apprezzare la strada per Apani: prima e dopo l’intervento di rimozione dei rifiuti, foto e elaborazione grafica di Piergiorgio Mossi.

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