La Neviera di Cellino alle giornate FAI d’autunno

Domenica 15 ottobre cronaca dell’escursione in bici tra Mesagne e Cellino San Marco

Anche nel 2023 si rinnova il sodalizione tra Cicloamici e FAI. Durante le Giornate FAI d’Autunno 2023 visita a Villa Neviera a Cellino San Marco percorrendo “l’itinerario Cellino Ciclabile” e “San Donaci ciclabile” ovvero la rete degli itinerari cicloturistici/vie verdi intorno Mesagne. Villa Neviera è una meta naturalistica quanto storica con i suoi vigneti, agrumeti, oliveti, il bosco con gli antichi lecci, cipressi, querce virgiliane e macchia mediterranea. Uno speciale ringraziamento alla Dott. Maria Lucrezia Colucci coordinatrice FAI Brindisi per la magistrale visita guidata.

Villa Neviera

Villa Neviera è l’elegante dimora, risalente all’Ottocento, circondata dall’antica Grande Foresta Oritana, dai vigneti autoctoni di Puglia, dagli uliveti e dagli agrumeti. Villa Neviera deve il suo nome all’antica “neviera”, struttura interrata, costruita dalla Chiesa, per stoccare la neve ad uso medico ed alimentare durante la primavera-estate. Dopo l’unità d’Italia, la neviera, sopraelevata di un piano, divenne residenza di una nobile famiglia di proprietari terrieri locali. In seguito, trasformata in castello, fu dimora del marchese e statista Antonio De Viti De Marco, tra i più importanti economisti italiani, il quale, dei seicento ettari di foreste di sua proprietà concesse una gran parte in colonia a cento famiglie di Cellino San Marco. Durante la seconda guerra mondiale, la Villa fu residenza dell’ammiraglio di Brindisi, Luigi Rubartelli, e fu ribattezzata “Torre del Rifugio”, quando ospitò Re Vittorio Emanuele III e Regina Elena che lasciarono Roma per sfuggire alla cattura tedesca dopo l’armistizio.

Programma dell’escursione: 

Partenza da Piazza IV Novembre Mesagne ore 9:00
Link a Google Maps https://maps.app.goo.gl/7NHhq8FoKvFH51no9
Itinerario tour lungo le contrade a Sud di Mesagne: Uggio, percorrendo gli itinerari “Le vie Verdi” .
Doppia possibilità di rientro:
Rientro a Mesagne intorno all’ora braciola alle 13:00 guidato dal capogita Nico Geusa.
Rientro a Mesagne intorno nel pomeriggio entro le 17 guidato dal capogita Giuseppe Busco. Nel giro giornaliero è previsto Stop e breve visita a Masseria Curtipitrizzi ovvero alle tenute dei Carrisi, Albano e cochisse.
Difficoltà medio-facile, con pendenze nulle lunghezza 45Km
Costi Non vi sono costi di iscrizione. L’associazione accetta libere donazioni per il solo scopo di svolgere le proprie attività di volontariaro.
Pranzo: Pausa pranzo presso Villa Neviera ore 12-15 riso con i funghi frittini vino cantine due palme 5€, per la degustazione chiamare direttamente la Cantina Due Palme al numero 3791716999. Chi non prenota farà colazione a sacco, tutti portano per se e qualcosa per i capigita.

Info e capigita: Giuseppe Busco 393 0026772 (rienro pomeridiano)‬ e Nico Geusa ‭349 6701727‬ (rientro ora braciola)

Cellino e la sua storia

Cellino (Cilinu in dialetto), potrebbe derivare dal latino AQUILINUS, con la trasformazione della base “Aqui” in “Ce, Ci”. All’unificazione d’Italia una serie di regi decreti modificarono i toponimi delle città dell’ex regno borbonicon con l’aggiunta di esotici aggettivi. Da allora Cellino (Cilinu) ottiene con un regio decreto del 1862, il secondo nome San Marco dedicato al Santo Patrono. Il borgo si è sviluppato a partire dal IX secolo da un insediamento di monaci basiliani localizzato sull’attuale chiesa settecentesca di San Marco. Dal Medioevo fu infeudata a diversi signori De Fallosa, De Noha, Albrizzi, i Chyurlia e altre casate. Nel 1806 Cellino fu finalmente affrancata dai signori con l’eversione della feudalità sancita dalle leggi napoleoniche. I Borboni dopo la restaurazione si guardarono bene dal ridistribuire i diritti feudali e Cellino divenne un libero comune. Partecipò ai moti risorgimentali: vi sorse, tra l’altro, una sezione della “Giovine Italia”. Venne inclusa nella provincia di Brindisi quando questa fu istituita, nel 1927. Prima aveva fatto parte della provincia di Lecce. Tra i monumenti spiccano: il castello o palazzo baronale, costruito dagli Albrizzi, nella seconda metà del Cinquecento, e ampliato dai Chyurlia; la parrocchiale di San Marco Evangelista e Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto; la cappella di San Marco, oggi chiesa del cimitero, edificata nel Settecento sul luogo di una precedente; la cappella annessa alla masseria La Mea; il palazzo Bolognini e la villa Neviera, della fine dell’Ottocento, detta anche torre del rifugio, per aver ospitato il re Vittorio Emanuele III.

Masseria Curtipitrizzi

Per coloro che opteranno per il rientro pomeridiano è offerta una tappa di notevole appeal: Masseria Curtipitrizzi (La Mea) ovvero le tenute dei fratelli Albano e Franco (Kocis) Carrisi. La corte /fazenda di Albano Carrisi è il frutto di una radicale trasformazione dell’antica masseria Curtipitrizzi che Albano acquistò per le aspirazioni bucoliche di ROmina Power. Ancora una volta un articolo di Alessandro Caiulo ci arriva in soccorso per una puntuale descrizione del luogo. https://www.senzacolonnenews.it/citta/item/il-paradiso-di-albano-dalle-tenute-alla-masseria-la-mea.html

Itinerario scaricabile da Komoot

Come noto i cicloamici sono “essoterici” ovvero non tengono nulla nascosto. In particolare condividono pubblicamente gli itinerari escursionistici per condividere con gli altri appassionati la proprie esperienze. In questo link a Komoot la mappa e il file gpx

Il marchese Antonio De Viti De Marco

Villa Neviera e masseria Li Veli furono costruite da Antonio De Viti De Marco, grande intellettuale salentino, economista, antifascista e meridionalista. Rifiutò di giurare fedeltà al regime fascista e si dimise dall’accademia dei Lincei . Salvemini, suo amico ebbe a dire di lui «…sorta la dittatura, De Viti De Marco si ritirò in disparte. L’Italia fece a meno per venti anni di quell’uomo, come se di uomini come quello ne avesse da sprecare». Per sapere di più su Antonio De Viti De Marco rimandiamo alla voce di wikipedia

https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_De_Viti_De_Marco

Itinerari cicloturistici intorno a Mesagne

Grazie al progetto “Mesagne da vivere a piedi e in bicicletta” del 2004 (ideato da cicloamici e Comune di Mesagne) esiste una segnaletica cicloturistica che in territorio di Mesagne indica come raggiungere in tranquillità Cellino.

Fotocronaca della visita a Villa Neviera

La Lecceta di Villa Neviera

Con le ricognizioni archeologiche

L’itinerario lungo le Vie Verdi intorno a Mesagne

FAI 2022 Madonna D’Iberna

FAI 2021 Centrale Battaglia e via Verde AQP

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *